Un’opportunità in più per chi vuole rifarsi una vita e riparte … da quasi zero!
Come ben sanno i nostri soci, e coloro che ci seguono da tempo, uno tra gli impegni di ITA KWE è quello rivolto alla Casa Circondariale di Pontedecimo, che presuppone anche un più ampio interessamento alla complessa realtà carceraria presente nella città di Genova. Per questo, fin dall’inizio della nostra collaborazione, siamo entrati in contatto con le altre Associazioni e Enti impegnati sul medesimo fronte, aderendo alla Consulta Pastorale Penitenziaria.
Ultimamente, per venire più incontro possibile alle esigenze di reinserimento sociale durante il primo periodo “post-carcere”, si è dato vita ad un progetto comune, patrocinato dalla Caritas Diocesana, per localizzare un’abitazione idonea all’alloggio di almeno una decina (massimo dodici) persone che, pur avendo la buona volontà per ricominciare una vita lavorativa, partono svantaggiati a causa del loro stato di “ex-detenuti”, che magari hanno perso gli appoggi familiari o di conoscenze (positive) per riprendere i contatti necessari a tale scopo.
Si tratterebbe di accogliere, per un periodo determinato, persone che (non necessariamente tutti ex detenuti, perchè si sa bene che anche altre fasce sono nelle medesime condizioni, vedi mariti separati!), si susseguirebbero in modo da lasciar posto ad altri man mano che queste condizioni venissero a cessare per la loro ritrovata indipendenza economica e abitativa.
Ovviamente l’aiuto non sarebbe completamente gratuito, perchè chi ne ha la possibilità sarà tenuto a dare un contributo mensile, da calcolare in base al totale complessivo delle spese che si sosterranno periodicamente.
Prima di imbarcarsi in un progetto del genere, con effetti senz’altro molto positivi in quanto a utilità sociale e duraturo nel tempo, che però sarà anche assai impegnativo, bisogna pensare bene a tutto! Per questo si stanno prendendo in visione alcuni alloggi e una commissione, di cui fa parte anche ITA KWE, sta redigendo il progetto nei minimi particolari, per non lasciare nulla in sospeso.
Indubbiamente grande importanza avranno anche i diversi volontari con ruolo di controllo e di affiancamento alla “comunità” che via via alloggerà nella residenza e si dovrà anche partire da una base economica per la copertura delle prime spese (delle quali grande peso avrà l’affitto!).
Ecco quindi l’idea creare un fondo che permetta di far bene ogni cosa con una certa tranquillità, avendo, come si suol dire: “Le spalle coperte!”
Chi vuole dare un piccolo contributo (1 euro) a questa iniziativa, può acquistare un ….. BIGLIETTO DELLA LOTTERIA A PREMI, IDEATA A TALE SCOPO
chiedendo direttamente a noi, oppure alla Caritas diocesana, alla comunità di Sant’Egidio, alla Veneranda Compagnia di Misericordia, ad alcuni gruppi scouts genovesi o all’ufficio Migrantes di Genova.
Il titolo del Progetto è: “ONE MORE CHANCE”
Don Giacomo Martino, prima di esserlo per il carcere di Pontedecimo, per tanti anni è stato cappellano dei Marittimi ed è anche direttore della Migrantes di Genova, quindi usa un linguaggio “internazionale”, oppure ha voluto rifarsi all’omonimo testo di Mchael Jackson o alla versione del rapper nostrano Bassi!
In ogni caso noi ci adeguiamo volentieri!
L’importante è che il messaggio abbia l’effetto giusto! Chi vuole passi parola!
