Per i bambini a Betlemme

Nella Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, segnaliamo l’aiuto di ITA KWE per i bambini a Betlemme e dintorni.

Il tema di oggi è legato alla pace, mai così universalmente a rischio dal termine dei conflitti mondiali del secolo scorso. Sono decine quelli sempre attivi, ma misteriosamente “dimenticati”, sparsi dovunque, più le guerre devastanti tra Russia e Ucraina e tra Israele e Palestina. Milioni di morti che non hanno nessuna colpa se non quella, che non dipende da loro, di essere nati .. nei posti sbagliati.

Le notizie da Gaza sono sempre più preoccupanti di ora in ora e la pace è ancora molto lontana. Proprio per questo va fatto ogni sforzo per rendere meno sofferente possibile la vita di ogni persona che abita in quei territori, in particolare delle piccole innocenti vittime silenziose di stragi senza tempo e senza pietà. 

A seguito della tragica situazione dopo il terribile attentato terroristico di Hamas del 7 Ottobre e le devastanti conseguenze date dalla risposta armata israeliana, anche ITA KWE Flavio Quell’Oller si mobilita per essere d’aiuto in particolare ai bambini e alle loro famiglie. Come anticipato nell’articolo del 27 Ottobre scorso, grazie alla socia e consigliere Erica Colombo, che insieme al papà Aristide da diversi anni collabora con l’Associazione Aiuto ai bambini di Betlemme, anche in questa emergenza ITA KWE può essere in prima linea. Inviati in data 17 Novembre € 5.000,00 a sostegno della struttura sanitaria Caritas Baby Hospital che da oltre cinquant’anni garantisce le cure mediche pediatriche sul territorio della Cisgiordania.

Da circa un paio di anni il Caritas Baby Hospital stava lavorando alla realizzazione di un reparto di Chirurgia pediatricaprogetto rimasto in sospeso per far fronte all’emergenza in atto. La tensione intorno al territorio di Betlemme non ferma l’attività ospedaliera e tutti i servizi sono garantiti, malgrado le enormi difficoltà di reperimento carburante, materiale sanitario, presenza limitata del personale. Il coprifuoco di Israele impone regole di non spostamento tra i comuni di residenza e la paura per il pericolo delle rappresaglie armate è tanta.

In attesa di rivedere volti sorridenti e bambini sereni a Betlemme (e non solo), continuiamo a sperare nel buon senso di chi può fermare questa carneficina. Alla violenza segue solo altra violenza; alla distruzione solo altra distruzione, ma la solidarietà e l’amore possono realmente fare piccoli grandi miracoli di bontà.

Per chi vuole unirsi a noi anche in questo progetto:

BPER Banca

C/C  047097108  intestato a ASSOCIAZIONE ITA KWE FLAVIO QUELL’OLLER O.D.V. cod. IBAN: IT07C0538701424000047097108 – Cod.  BIC (swift): BPM0IT22XXX – Ag. 24 – 16164 Genova   

Banco POSTA 

C/C n. 001007863408 – Ufficio PonteX – ASSOCIAZIONE ITA KWE FLAVIO QUELL’OLLER – COD. IBAN: IT14E0760101400001007863408   –    Cod. Bic/Swift: BPPIITRRXXX 

Le offerte tramite c/c banca o banco posta o con assegno bancario, sono detraibili fiscalmente indipendentemente dall’emissione di una ricevuta da parte nostra. Fa fede il documento identificativo dell’operazione, CHE DEVE ESSERE CONSERVATO E UTILIZZATO PER I REDDITI RELATIVI ALL’ANNO DELLA DONAZIONE. 

Grazie di cuore a chi ha già dato il suo contributo per essere d’aiuto con ai bambini di Betlemme con ITA KWE.

Pubblicato da itakweflavio

ITA  KWE  ("Fratello di tutti" nella lingua Centrafricana Sango) è un'associazione nata il 24 maggio 2012 in memoria di Flavio Quell'Oller.     Si prefigge di portare avanti la sua opera di carità missionaria con progetti concreti e duraturi, in Italia e all'estero.  Per un contributo che non costa nulla ma che vale molto, indicare il Codice Fiscale numero: 9 5 1 5 8 2 3 0 1 0 2    nella sezione delle O.d.V.                                             

2 Risposte a “Per i bambini a Betlemme”

  1. Per questa Giornata dei diritti dei bambini, 20 novembre, ecco una intensa preghiera dell’arcivescovo di Napoli: “Preghiera a Dio bambino, amico dei bambini”.
    O Dio Bambino, amico dei bambini, che non sei il dio dei grandi, nel cui nome non si brandiscono armi e non si fanno guerre;
    Dio debole e povero, che preferisci stalle e pastori ai palazzi dei potenti e alle riverenze di re e nobili;
    O Dio uomo, amico degli uomini, che non chiedi sacrifici, ma hai sacrificato la tua stessa vita perché l’uomo fosse salvo, a te si leva il mio grido!
    Dal cumulo di macerie dove le bombe dei grandi mi hanno sepolto, dal rifugio crollato dove sedevo spaventato con i miei fratelli e le mie sorelle, dalla terra insanguinata dove giaccio accanto al corpo senza vita di mia madre, ti giunga la mia preghiera, Dio Bambino, amico dei bambini!
    Non prego per me, io non sono più, ma per i miei fratelli e sorelle rimasti, che piangono orfani sulle nostre tombe.
    Dio Bambino, amico dei bambini, non chiedo per loro ricchezze o potere, ma solo che possano quanto prima tornare a scuola, non chiedo successo o denaro, ma solo che possano tornare a ridere spensierati. Dio Bambino, amico dei bambini, non prego per me, io ormai sono con te.
    Solo ti prego: porta in terra il paradiso che ora contemplo!
    Trasforma il pianto in gioia, la disperazione in speranza, la croce dei miei fratelli e sorelle in risurrezione.
    Dio Bambino, amico dei bambini, tu che nascesti in un paese devastato dalla guerra, tu che conoscesti le atrocità e le ingiustizie che da essa provengono, torna a nascere a Betlemme, nelle tante nuove Betlemme, torna a farti uomo per insegnare agli uomini cosa significhi essere umano.
    Amico degli uomini, salvaci da questa disumanità!
    Non prego per me, ora sono con Te.
    Prego per loro. Scendi dai cieli e fa’ della terra un paradiso.

    don Mimmo Battaglia.

    1. Il 20 e il 25 novembre sono due giornate che, come tante cariche di significato, devono essere ricordate ogni altro giorno dell’anno. I diritti dei bambini e delle donne vittime di violenze non possono essere continuamente calpestati. La preghiera a Dio che si fa bambino e che è accanto alla sofferenza di ogni creatura “piccola” e “fragile” deve essere anche la nostra preghiera, per fare tacere le armi e tenere ferme le mani che si macchiano di sangue innocente.

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