Un faro nella notte

Come un faro che illumina nel buio della notte, così è la notizia dell’arrivo di una settantina di bimbi malati o feriti provenienti da Gaza, ricoverati al CBH di Betlemme. Un filo di speranza illumina le tenebre che avvolgono questi luoghi santi, in cui la pace sembra essere ancora molto lontana.

Le informazioni che provengono dalla martoriata terra di Gesù sono ogni giorno più preoccupanti. Dal 7 Ottobre scorso sono trascorsi ormai quasi sei mesi, in cui le violenze sono andate sempre più in crescendo.

Da esattamente una trentina di giorni si è potuto però avere almeno la possibilità di salvare le vite di questi poveri bambini e alleviare le loro famiglie. Il loro futuro, segnato dalla guerra sanguinosa a cui stanno assistendo, è di certo compromesso per una crescita psico-fisica che li renda immuni dalla spirale di odio e dalla vendetta. Compito importantissimo, quindi, di chi ne ha la possibilità, è quello di creare oasi di pace che si allarghino a macchia d’olio come un antidoto a tutto ciò. Un segno forte perciò è stato l’arrivo di questi sessantotto bambini al Caritas Baby Hospital di Betlemme, provenienti da quel lembo di terra insanguinata che è la striscia di Gaza.

Un faro nella notte, un’oasi di pace nel deserto della guerra.

La somma di € 5.000,00 inviata da ITA KWE a Dicembre per questa nuova, antica, emergenza, è andata a buon fine. Per la cura immediata di tanti bimbi sofferenti e per l’avvio della chirurgia diurna, a cui era stato posto un preoccupante veto. Come sappiamo ancora molti saranno i contributi necessari per portare a termine tutto. Dare via all’inizio dei cantieri, però, è già come essere quasi a metà dell’opera. Chi vorrà unirsi ancora a noi per un nuovo contributo, è come un dono prezioso per tanti piccoli innocenti. Potremo portare un po’ di acqua nell’oasi di pace che è la zona dell’Ospedale pediatrico di Betlemme, per dissetare chi vi arriva senza l’illusione che sia solo un miraggio.

Le popolazioni delle due parti sono ormai stremate (come quelle di ogni altro conflitto in corso, e della risoluzione storica resta praticamente nulla. Difficile con i testa a testa ottenere risultati diplomatici che vengano presi in considerazione davvero.

Un faro nella notte buia della Terra Santa e in particolare a Betlemme, “casa del pane” , dove Gesù nacque povero, profugo e perseguitato. Un faro come la stella cometa, da seguire per giungere finalmente alla pace!

Pubblicato da itakweflavio

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