Persone, non numeri….

Persone, non numeri …. quelle che stanno scontando una pena in carcere e quelle che in carcere ci lavorano.

Le due giovani donne che hanno perso la vita alla Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino (detta delle Vallette) sono già entrate tra i numeri statistici, ma erano e rimangono persone con una dignità. Si parla del “problema” carcerario, del sovraffollamento, della mancanza di personale, ma non dell’umanità delle persone dentro quelle mura. Da quando si entra a quando si esce, nulla è (e non sarà più) come prima. Lo scopo finale in effetti sarebbe quello di un cambiamento, una correzione, un miglioramento, però …

Però dopo il tempo trascorso (pena) per “rimediare agli errori commessi” (colpa) inseriti nella categoria di reato nessuno si “ritrova” come era prima. E questo purtroppo non per merito del percorso riabilitativo .. che spesso non c’è stato. Per non parlare di chi è “finito dentro” pur innocente.

Da dieci anni ITA KWE ha abbracciato, in modo ideale ma anche nei fatti, chi deve trascorrere un pezzo della propria vita in carcere a Pontedecimo. Lo stop forzato causa Covid 19 ha rallentato le attività in ogni dove e si può dire che anche in questo caso nulla sarà più come prima. Bisogna allora cogliere l’occasione per cercare di migliorare quello che sarà il dopo.

Nei giorni scorsi si è ricordato il primo anno in Liguria di attività dei garanti regionali e comunali per i detenuti. Volontari e Cappellani (di diverse confessioni) settimanalmente sono presenti per servizi a sostegno di chi chiede un aiuto … E chi non chiede aiuto? Come nel caso tragico di Susan, mamma di un bimbo piccolo e malato, disperata al punto da lasciarsi morire mentre chi poteva (e doveva) fare qualcosa non l’ha fatto? O come per la giovane Azzurra, trasferita tre settimane fa dal carcere di Pontedecimo e ora con gli occhi chiusi per sempre?

Sembra passata un’eternità da quello spiraglio che si era aperto nel 2016, anno della Misericordia … e dalla visita di Papa Francesco a Genova nel 2017 . Come pure dal primo incontro del personale e volontari tenutosi a Roma in Piazza S. Pietro nel 2019.

Finché alle parole non seguiranno i fatti e alle carenze non si provvederà con un impegno serio e attento all’umanità che c’è dietro a ciascuno, tanta strada ancora sarà da fare. Chi è malato deve essere curato, non incarcerato come un delinquente qualunque. Chi è recidivo (sano o malato) deve essere ristretto ma in modo adeguato. La detenzione non serve al ravvedimento di nessuno se insieme alla negazione temporanea della libertà, non c’è l’accompagnamento a riconquistarla.

Dare il giusto valore per animare il desiderio di avere una chance anche dopo uno sbaglio, sarebbe la base per giustificare la reclusione come viene teoricamente intesa. Ma statistiche, percentuali, comparazioni annuali sono i dati che ci riportano i numeri tragici del fallimento nella pratica. Dopo la nomina dei garanti, regionale e comunale, pur avendo tenuto incontri e affrontato i temi e le difficoltà principali, ancora molto lavoro deve essere svolto nella pratica. Non ci si può accontentare ma bisogna proseguire per il bene di tutti, iniziando a recuperare ciò che nel tempo si era perduto, o non si era mai ottenuto. Già qualcosa è la ripresa delle visite ginecologiche per le donne a Pontedecimo.

Quante migliaia di persone “ristrette” in Italia aspettano di non essere considerate solo dei “numeri”! Per Genova e la Liguria, dagli incontri con i garanti, dall’impegno delle Direzioni e dalla presenza del volontariato, si riuscirà forse a fare qualcosa? Intanto ITA KWE Flavio Quell’Oller procede nel suo impegno tra raccolte e distribuzioni di vestiario, scarpe, prodotti igienici e occhiali, tra ritiri di pensioni e affiancamento al cappellano.

Pubblicato da itakweflavio

ITA  KWE  ("Fratello di tutti" nella lingua Centrafricana Sango) è un'associazione nata il 24 maggio 2012 in memoria di Flavio Quell'Oller.     Si prefigge di portare avanti la sua opera di carità missionaria con progetti concreti e duraturi, in Italia e all'estero.  Per un contributo che non costa nulla ma che vale molto, indicare il Codice Fiscale numero: 9 5 1 5 8 2 3 0 1 0 2    nella sezione delle O.d.V.