SI INTENSIFICA RAID SU GAZA, L’APPELLO DI ABBAS
Almeno 13 vittime, di cui due adolescenti, e più di 90 feriti: è il bilancio provvisorio dell’operazione israeliana che va intensificandosi sulla Striscia di Gaza. I raid aerei cominciati nella notte sono proseguiti anche oggi. I danni maggiori si sono registrati a Khan Younis, nel sud della Striscia, dove sette civili hanno perso la vita e 25 altri sono rimasti feriti in un bombardamento contro le abitazioni di alcune famiglie di presunti membri di gruppi armati palestinesi, Hamas e brigate Ezzedine al Qassam.
Le autorità israeliane hanno autorizzato l’esercito a richiamare 40.000 riservisti e le forze di sicurezza di Tel Aviv non escludono “alcun scenario” sul terreno, compresa un’offensiva terrestre. Almeno 1500 soldati sono stati dispiegati per ‘sigillare’ la Striscia di Gaza in quel che potrebbe rappresentare il punto di avvio di un’operazione a medio lungo termine.
Intanto il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha chiesto un intervento immediato della comunità internazionale per “fermare una pericolosa escalation che potrebbe provocare ulteriore distruzione e instabilità nella regione”. Il segretario generale della Lega araba, Nabil al Arabi, ha sollecitato una riunione urgente al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
RAID ISRAELIANI SU GAZA, TRA I FERITI DONNE E BAMBINI
Cinquanta “obiettivi” sono stati colpiti tra ieri sera e questa notte in bombardamenti aerei nella Striscia di Gaza: lo ha annunciato il ministero della Difesa di Israele, mentre fonti palestinesi hanno riferito di almeno 15 persone ferite.
Con un messaggio diffuso su Twitter, il ministero della Difesa ha sottolineato che i raid sono parte di una campagna contro il partito palestinese Hamas e il “terrorismo”.
Secondo fonti ospedaliere di Gaza, tra i feriti ci sono due donne e un bambino. Vittime innocenti raggiunte dalle schegge delle bombe nella città di Khan Younis, nel sud della Striscia.