Apprendiamo dalle news pubblicate dalla Comunità di Sant’Egidio che il missionario polacco rapito in R.C.A. il 12 Ottobre scorso è stato liberato oggi.
Nel pezzo si legge:
“La Comunità di Sant’Egidio, che fin dall’inizio del rapimento ha seguito tutte le fasi della negoziazione per la liberazione di Padre Mateusz Dziedzic, sacerdote polacco missionario nella Repubblica Centrafricana, e degli altri rapiti camerunesi e centrafricani presi prigionieri dal Front Démocratique du Peuple Centrafricain (FDPC), esprime la sua soddisfazione e gioia per la liberazione di Padre Dziedzic avvenuta oggi grazie anche all’intervento del Governo del Camerun”.
Si sottolinea poi come finalmente ci sia una buona notizia tra le tante negative che ancora assillano il Paese, ora in marcia verso la stabilità civile e politica, dopo gli ultimi due anni di grave crisi economica e di vera e propria tragedia umanitaria.
Nella nostra pagina dedicata agli aggiornamenti potete leggere a ritroso le fasi principali di quanto avvenuto dal dicembre 2013, sebbene la crisi sia partita il 24 Marzo 2013 e le prime avvisaglie ci siano state esattamente due anni fa, mentre i nostri giovani soci Paolo Tazzer e Francesco Quell’Oller (vedi anche ultime notizie e un po’ di cronistoria) si trovavano in visita alle Missioni Cappuccine centrafricane, dovendo poi rientrare passando per il Cameroun.
Se prima in Centrafrica la convivenza tra le varie etnie e religioni era “normale”, ma in qualche modo forzata dal periodo colonialista, la scossa portata dai ribelli Seleka ha fatto uscire allo scoperto lo spirito patriottico e partigiano, sebbene il risultato sia stato solo una regolamento di conti e la vendetta incrociata. Ora che anche i “ribelli-mercenari” si stanno integrando in qualche modo e si parla meno di divisione del paese, si potrebbe arrivare alla maturità nazionale e all’indipendenza dalla nuova schiavitù dei commerci illeciti di oro, diamanti, petrolio …. fermo restando il rischio dell’emergente supremazia commerciale cinese che, tra la Francia da una parte e gli Arabi dall’altra, potrebbe essere la .. terza che gode!!!
Da quando ci eravamo mossi con la petizione urgente (fine giugno 2013) altri si sono mossi, dalla Francia all’ONU, dall’Europa agli Stati Uniti, dalla Cina all’ Arabia, dal Ciad al resto della zona Centrafricana, ma non tutti avevano buone intenzioni!!
Molto contenta per 2 motivi:
1° per la liberazione del missionario polacco;
2° (e qui mi scuso se uso le parole dell’articolo, ma sono talmente perfette…) perchè “sottolinea come finalmente ci sia una buona notizia tra le tante negative che ancora assillano il Paese”!!!
T.
Speriamo che ora il buon senso prevalga e che la voglia di pace faccia superare le divisioni e i rancori. Troppe persone innocenti hanno sofferto: ora è il momento di tornare a vivere!