La speranza è nelle donne!

Facciamo una postilla oggi, 3 Marzo 2014 per richiamare un aggiornamento alla pagina AFRICA dal 29 Gennaio, alla medesima data (03/03/14), in cui si riprende un pezzo da journaldebangui.com, incentrato sul ruolo delle donne nello sviluppo economico, politico, culturale.  Cercate il pezzo giusto!!

Caduta della dittatura in Ucraina
Ucraina- 22/02/2014 – Liberata, dopo trenta mesi di prigionia, Yulia Tymoshenko è un segno di speranza!

Nell’articolo precedente avevamo fatto una riflessione sul male, come scelta voluta e imposta. Avevamo citato numerosi conflitti senza ricordare la tragica situazione dell’Ucraina. Dopo le ultime violenze della scorsa settimana, che hanno causato la morte di circa ottanta persone e centinaia di feriti, ecco l’epilogo della dittatura; la caduta e la fuga di un altro uomo potente del mondo che aveva messo a tacere (con complici ancora più potenti) chi lo contrastava e, finalmente, la liberazione di una donna che si è fatta portavoce dei diritti del suo popolo.  Gran parte dell’opinione pubblica guarda con favore alla leader dell’opposizione che era stata incarcerata quasi tre anni fa e che in ogni caso dovrà affrontare problemi gravissimi di lacerazione sociale e di disagio economico, per riportare alla pace sociale e alla tranquillità degli animi.

Sono sempre più le donne che ricoprono ruoli di potere in numerosi Stati del mondo, dalla Cancelliera Angela Merkel alla Regina Elisabetta, dalla Regina Margherita di Danimarca a Beatrice d’Olanda, dalla Presidente del Costa Rica Laura Chinchilla al Primo Ministro di Trinidad e Tobago: Kamla Persad-Bissessar  e a quello della Jamaica: Sig.ra Portia Simpson-Miller.
Anche l’Australia ha scelto un governo tutto al femminile con Julia Gillard premier e Bryce Quentin govenatore. In Argentina c’è un’autentica star politica e mediatica a tenere banco: Cristina Fernandez Kirchner, subentrata al marito nel 2007 mentre in Brasile il presidente è Dilma Rousseff.
In Asia si va dal primo ministro del Bangladesh, Sheikh Wajed e a quella della Thailandia Yingluck Shinawatra a cui si è aggiunta recentemente la prima donna Presidente della Corea del Sud, Park Geun-hye.

Per quanto riguarda l’Italia, senz’altro le capacità non mancano; sono le opportunità che lasciano a desiderare! Ma dal momento che anche da noi i cambiamenti sono … all’ordine del giorno e che ultimamente qualche donna in più si è distinta in ruoli che vanno oltre alla scena puramente ….. televisiva, non ci resta che guardare come andranno le cose, augurandoci che il nuovo esecutivo sia composto da elementi veramente validi!

In Africa, come ricorda anche il blog Sancara (che ha pubblicato online in questi giorni un report sulle donne al potere nel mondo), il premio nobel Ellen Johnson-Sirleaf è presidente della Liberia e Joyce Banda guida il Malawi. Inoltre l’Unione Africana ha deciso di mettere per la prima volta nella storia una donna a capo della sua Commissione: Nkosazana Dlamini-Zuma è stata nominata nel luglio scorso e rappresenta una grande novità a cui l’Unione Europea dovrebbe guardare con interesse.

Coloro che seguono le notizie sulla R.C.A., sanno che anche in Centrafrica le donne contano! E non solo la Presidente di transizione eletta il 20 Gennaio scorso!

Repubblica Centrafricana: Bangui, le donne "amazzoni" difendere l'isola delle scimmie
Donne centrafricane “autoarruolatesi” in difesa delle popolazioni situate nell’Isola delle scimmie, all’interno del fiume Ubangui, a sud della Capitale Bangui

In un’isoletta posta a sud di Bangui, nel fiume Ubangui, la popolazione era formata da contadini e pescatori, senza pretese e con una vita semplice ma serena. I Seleka hanno stravolto anche queste poche famiglie, uccidendone gli uomini più giovani e lasciando solo donne, anziani e bambini. Riprendere la vita è difficile in tutto il Centrafrica e qui, senza la possibilità di reperire provviste, rimanendo “isolati” nel vero senso della parola, c’è ancor di più il rischio di venire dimenticati da tutti.

Ma per un manipolo di undici donne provenienti dalle zone limitrofe alla capitale, più o meno giovani ma tutte segnate in un modo o nell’altro dalla violenza dei Seleka, proteggere questa povera gente e permettere loro di riprendere in qualche modo a vivere è diventata una missione.

La violenza stravolge tutto e anche loro sono diventate, “arrabbiate” e “vendicative”, si sono rasate i capelli e sono pronte a maneggiare le loro rudimentali armi … a fin di bene! Le hanno paragonate alle Amazzoni e gli abitanti locali sono pieni di gratitudine.

Centrafrica: la Presidente Cathrine Samba-Panza  fa il punto
A distanza di un mese dalla sua elezione, la Presidente fa un primo bilancio dei risultati ottenuti

Da un lato c’è la Presidente Catherine Samba-Panza, una donna che sta cercando di riportare all’ordine il suo popolo, armata del potere politico che le è stato conferito e che sa essere dura, almeno nelle dichiarazioni, ma sa anche sorridere e muoversi diplomaticamente; dall’altra ci sono queste donne che sono state mosse dalla disperazione e che cercano di essere paladine della giustizia ormai dimenticata da tempo, rischiando la loro vita e perdendo il sorriso che le contraddistingue e la dolcezza delle donne d’Africa!

Tutto è cambiato,  il male ha stravolto anche la femminilità, ma ancora una volta la speranza è riposta nelle donne!! In questo non è cambiato nulla!!

Ricordiamoci della realtà delle cose, quando tra poco tempo si “festeggerà” ….         ….. commercialmente la giornata (oltre a quella della radio) a loro dedicata!!!

Per gli ultimi aggiornamenti sul Centrafrica, visitare la pagina relativa.

Pubblicato da itakweflavio

ITA  KWE  ("Fratello di tutti" nella lingua Centrafricana Sango) è un'associazione nata il 24 maggio 2012 in memoria di Flavio Quell'Oller.     Si prefigge di portare avanti la sua opera di carità missionaria con progetti concreti e duraturi, in Italia e all'estero.  Per un contributo che non costa nulla ma che vale molto, indicare il Codice Fiscale numero: 9 5 1 5 8 2 3 0 1 0 2    nella sezione delle O.d.V.