La burocrazia ha i suoi tempi, però …..

Finalmente abbiamo ricevuto una risposta dal Ministero degli Esteri in merito alla famosa petizione!  Non è quella relativa alla prima mail inviata insieme alle 3.750 firme, di cui poi si era occupato il centro di Treviso a cui facevano capo le varie Associazioni e per la quale nessuno ci aveva più fatto sapere nulla, malgrado le nostre  richieste di informazione.  Si tratta di una risposta diretta proprio a ITA KWE, nella persona di Silvana, la moglie di Flavio e anche la promotrice della petizione on line. Come già detto, solo con la pazienza si raccolgono i frutti!!

Riportiamo il testo della mail ricevuta in data di oggi in risposta a quella di Silvana di un paio di giorni fa. Non alleghiamo l’indirizzo elettronico per motivi di privacy.

Alla cortese attenzione di Silvana Ozzano – Ita Kwe Flavio Quell’Oller Onlus –  Genova

Gentile Signora Ozzano,

abbiamo il piacere di rispondere alla Sua e-mail indirizzata alla Signora Ministro, Emma Bonino, con la quale richiede un intervento del Governo italiano presso la comunità internazionale per porre fine alla grave situazione di crisi che affligge la Repubblica Centrafricana (RCA). 

Seguiamo con preoccupazione e costante attenzione il deterioramento delle condizioni di sicurezza nella Repubblica Centrafricana ed il peggioramento della situazione umanitaria a danno della popolazione locale e dei numerosi sfollati e rifugiati vittime del conflitto. Il nostro Paese ha sostenuto a livello diplomatico, sin dalla fine dell’anno scorso, l’impegno dell’Unione Europea e della Comunità Internazionale  per sostenere interventi umanitari ed azioni politiche per ristabilire la democrazia e lo stato di diritto nella RCA. La cooperazione italiana allo sviluppo ha risposto all’appello di mobilitazione della Commissaria UE Georgieva per la Cooperazione internazionale, l’aiuto umanitario e le emergenze, mettendo in previsione lo stanziamento di 500.000 euro in favore della FAO per la sicurezza alimentare di sfollati e rifugiati centrafricani. L’UE stessa ha destinato 20 milioni di euro a valere sullo Strumento di Stabilità per attenuare gli effetti dei problemi umanitari nel Paese.

Nutriamo la profonda convinzione che la crisi della RCA possa trovare soluzione prioritariamente attraverso il coinvolgimento diretto delle istituzioni ed organizzazioni regionali nella realizzazione di azioni coordinate con la comunità internazionale e condivise dalle diverse componenti della società centrafricana. Sosteniamo, pertanto, le  iniziative della Comunità Economica degli Stati dell’Africa  centrale (ECCAS) e dell’Unione Africana e l’incorporamento della MICOPAX/FOMAC finanziata dall’Unione Europea in una nuova missione di pace a guida africana.

Siamo sommamente riconoscenti alle associazioni e alle Onlus italiane, ai missionari agli operatori umanitari che assistono sul campo i cittadini centrafricani vittime del conflitto, fornendo un contributo essenziale per alleviarne le sofferenze ed assicurarne la sopravvivenza. L’Italia non si asterrà dal rinnovare l’impegno, a livello politico e umanitario, per lo sviluppo, la pace ed il ripristino dello stato di diritto nella RCA.

Con i migliori auguri di buon lavoro.

Cordialmente

DGMO XII

Piazzale della Farnesina 1- 00135 Roma

  Richiesta di Silvana del 2 Settembre 2013 

Alla C.A. dell’Onorevole Emma Bonino – Ministro del Governo Italiano per gli Affari Esteri  o chi per essa.

Buongiorno.

Facendo riferimento all’iniziativa che era sorta da parte di numerose Associazioni nei mesi di giugno e di luglio scorsi, di cui avreste dovuto ricevere  e-mail di accompagnamento per la raccolta di n. 3.750 firme, chiedo cortesemente di avere da parte Vostra un cenno sull’eventualità o meno che si riesca a muovere la diplomazia internazionale in favore della popolazione Centrafricana per porre fine alla situazione tragica in cui si è venuta a trovare negli ultimi mesi.

Tanti nostri connazionali sono impegnati in organizzazioni umanitarie e di volontariato che da anni operano gratuitamente per dare un contributo alla crescita e allo sviluppo di questo Stato (tra i più poveri del mondo) e diventa sempre più difficoltosa la loro permanenza sicura tra quelle popolazioni, lasciate completamente indifese e prive di ogni sicurezza, da parte di chi di dovere.

Sarebbe auspicabile che non si arrivasse ad una situazione come in Siria, per la quale forse ora davvero il mondo sta cercando di fare qualcosa (avendo ormai raggiunto un numero spropositato di morti e avendo continuamente sotto gli occhi le terribili tragedie perpetrate).

Pur essendo cosciente che quasi nulla l’Italia può fare, avendo già sul suo territorio numerosi problemi di vario genere (economici, politici, sociali, ecc.), mi rivolgo al Vostro Ministero perché invece possa muovere almeno la coscienza di chi ha la facoltà di fare qualcosa, in particolare la Francia ed il Parlamento Europeo.  Si sa che in gioco ci sono interessi diversi, compresi quelli della Cina, ma sarebbe un vanto per il nostro Stato, da sempre solidale ed accogliente, essere mediatore nello sviluppo della democrazia mondiale.

Per correttezza allego l’indirizzo del sito dell’associazione da me presieduta: www.itakweflavio.altervista.org invitandoVi ad accertare la nostra serietà ed il nostro impegno e il link relativo alla petizione di cui sopra chiusa dal 22 Luglio 2013: http://www.avaaz.org/it/petition/Appello_urgente_per_il_Centrafrica_1/?tXzFafb,

Grazie per l’attenzione riservatami.

Resto in attesa di un cortese riscontro e saluto cordialmente.

Silvana Ozzano     . per Ita Kwe Flavio Quell’Oller Onlus –  Genova

Pubblicato da itakweflavio

ITA  KWE  ("Fratello di tutti" nella lingua Centrafricana Sango) è un'associazione nata il 24 maggio 2012 in memoria di Flavio Quell'Oller.     Si prefigge di portare avanti la sua opera di carità missionaria con progetti concreti e duraturi, in Italia e all'estero.  Per un contributo che non costa nulla ma che vale molto, indicare il Codice Fiscale numero: 9 5 1 5 8 2 3 0 1 0 2    nella sezione delle O.d.V.