Dopo l’avvio della borsa lavoro per il giovane che si occuperà per un anno della manutenzione delle vasche per la piscicoltura alla Yolè , pensiamo all’acqua per l’ospedale Roberto Molinari. Inviati € 2.000,00 in data 19 Giugno per questo nuovo progetto, che in realtà risale a più di quarant’anni fa e ci riporta in piena attività di Flavio e dei TVC in forze all’artigianato di Bocaranga ancor prima di lui.
Carissima Silvana,
ecco due righe sul progetto del ripristino del vecchio acquedotto di Bocaranga. ‘Vecchio’ poiché è stato realizzato dai Tecnici Volontari Cristiani dell’epoca (1979-1980). L’ospedaletto di Bocaranga mancava d’acqua. Saputo che alle falde del monte Mbili, che sovrasta la cittadina, tra le rocce, v’era una buona sorgente d’acqua –chiamata dai nativi: Bagama- , questi Volontari – tra i quali Flavio – si sono mobilitati con entusiasmo alla grande impresa di incanalare quell’acqua sorgiva sino all’ospedale.
Con l’aiuto venuto dall’Italia e la partecipazione attiva della gente del posto, ci riuscirono. 3 kilometri di scavo, tubatura in plastica, raccordi, distribuzione nei rubinetti dell’ospedale. Allora il primario dell’ospedale era dal 1970 il caro padre Luca Spazzini medico cappuccino, che beneficiò dell’acqua per il blocco operatorio, pronto soccorso, sala di medicazioni sino all’anno 2000, anno del rientro definitivo in patria causa l’età. Sono passati gli anni, la città si è ingrandita, su tutto il percorso delle tubature interrate sono sorti parecchi quartieri.
Ora da una diecina d’anni la necessaria manutenzione dell’impianto, lasciata alla responsabilità della gestione dell’ospedale – pulizia continua delle sabbie nella pozza di raccolta a monte e pure continua attenzione e protezione delle tubature, fu trascurata. Quantità di sabbia, tubi tagliati, bucati, o bruciati in alcuni punti del percorso. Sollecitati dai Responsabili dell’ospedale a occuparci del problema, abbiamo voluto riprendere il non facile intervento di ripristinare l’adduzione dell’acqua dal monte al paese come prima.
Abbiamo iniziato da una ventina di giorni: ingaggiato 4 operai, comprato pale, secchi, machete, lampade torce frontali (poiché l’acqua viene da una ventina di metri al buio tra macigni di grotta). Il lavoro di riparazione durerà almeno un mese. Prima che l’acqua arrivi nella cisterna vicina all’ospedale, e possa essere distribuita in vari luoghi dell’ospedale. Ci siamo quasi riusciti, l’acqua arriva all’ospedale. Resta la riparazione del vecchio impianto idrico tra le varie realtà : blocco operatorio, sala di medicazioni, laboratorio, maternità e pediatria.
Abbiamo potuto compiere il lavoro più importante che era quello di riparare i danni del lungo percorso, prima dell’arrivo delle piogge. Le prime piogge sono arrivate. Adesso il lavoro è limitato all’interiore dell’ospedale. Abbiamo iniziato i lavori, confidando nella generosità dei Fratelli e Sorelle dell’Associazione ‘Ita kwe – Flavio Quell’Oller’. Quell’Oller, cognome che tu dicevi vuol dire ‘cercatore di sorgenti sotterranee’. L’impresa che Flavio-Giuseppe-Ottavio realizzarono allora (più di 40 anni fa) era proprio nel senso del suo cognome di famiglia!
Il costo del materiale utilizzato e della manodopera impiegata sino adesso è questo:
100 m circa di tubo in plastica da un pollice e mezzo → 80.000 cfa – 19 grandi raccordi → 80.000 cfa 4 raccordi più piccoli → 10.000 cfa – 4 pale, 1 cazzuola, 2 picconi, 2 secchi, 2 machete → 50.000 cfa 3 torce frontali e pile → 5.000 cfa – 5 sacchi di cemento → 55.000 cfa – sabbia e ghiaia → 20.000 cfa 200 mattoni cotti → 15.000 cfa – gasolio per la macchina → 60.000 cfa – 10 rubinetti → 50.000 cfa manodopera (4 operai) → 350.000 cfa
Per i lavori in corso nell’ospedale (sostituzione di rubinetti e apporto l’acqua al padiglione-pediatria) si prevede altra tubatura e raccordi per 150.000 cfa . Infine, terminati i lavori di ripristino : una paga mensile per un operaio esperto per la sorveglianza e manutenzione del tutto (percorso e impianto-ospedale) → 30.000 cfa al mese, cioè 360.000 cfa per un anno. Dopo di ché la paga di questo operaio passerebbe sotto la gestione dell’ospedale stesso.
Totale spese (e imprevisti) = 1.175.000 (+ 97.000 cfa) per tot. 1.272.000 cfa = Euro 2.000,00
Abbiamo fiducia che la vostra benemerita Associazione possa finanziare questa opera di ripristino de l’acquedotto ‘Bagama’ di Bocaranga. Acqua così essenziale per i bisogni dell’ ospedale… Vi invieremo una documentazione con foto del lavoro fatto e quello ancora da fare. Ci facciamo voce della gratitudine della gente, del personale infermieristico, del sotto-prefetto,del sindaco della città e dei capi dei quartieri : un grande grazie di cuore da parte nostra e loro.
Ciao e un abbraccio. Saluti e auguri di ogni bene a tutti i Consiglieri dell’Associazione. Penso che dal Cielo Flavio è di certo contento del ripristino di questa impresa nella quale aveva lavorato con tanto entusiasmo ormai tanti anni fa.
fra Pio
N.B. Avevo fatto delle foto del posto all’inizio dei lavori, un mese fa circa, del periodo secco. Adesso tutto si risveglia in una rigogliosa vegetazione.
Grazie a p. Pio Vallarino per aver pensato a questa necessità rivolgendosi a ITA KWE per intervenire. Grazie a suo fratello p. Valentino che tanto si è dedicato al Seminario minore della Yolè ideando anche la fattoria e le vasche per i pesci (per cui al post precedente l’impegno di ITA KWE). Siamo certi che Flavio sia ben contento che ITA KWE porti avanti questi progetti e che ci darà una mano dal cielo insieme a p. Luca, Felice, Martino, Leone, Massimiliano ……. e al caro fratello Umberto Vallarino (leone d’Africa!) che ci ha lasciato un paio di mesi fa alla bell’età dei 95!