Copiamo da p. Aurelio!

Avremmo voluto fare gli auguri in modo spensierato e gioioso a tutti. Invece sembra proprio che questo 2013 si concluda lasciando un po’ di amaro in bocca, dovunque! Ultimamente sul nostro sito abbiamo parlato soprattutto del Centrafrica, ma è comprensibile, visto che lì è partito il nostro primo progetto e Flavio aveva dedicato ben otto anni della propria vita cercando di portare aiuto a queste popolazioni.

Ci sentiamo uin po’ scoraggiati e quasi increduli di fronte a tante ingiustizie, però i miracoli avvengono ancora e la vita che continua a nascere è la prova che bisogna andare avanti con fiducia, certi che prima o poi le cose andranno meglio, con la buona volontà di tutti.

Gli auguri che p. Aurelio Gazzera ha messo sul sito dei carmelitani (link a fianco) ci sembrano adatti a questa situazione e ci permettiamo di copiarli, augurando anche noi un anno migliore e un po’ di serenità!

31 dicembre 2013

“Buon Anno!

Finalmente… questo lunghissimo anno arriva alla fine! Ma non so come inizierà!

Dal colpo di stato di marzo, è stato tutto un susseguirsi di violenze, saccheggi, torture e uccisioni. Ed il Centrafrica, già tra gli ultimi paesi del mondo, ha continuato ad inabissarsi.

E quest’ultimo mese di dicembre è stato durissimo.

A Bangui si parla di un migliaio di vittime solo in dicembre, con una tensione che è salita, con musulmani e cristiani che si scontravano, non per questioni religiose, ma politiche e culturali.

Qui a Bozoum dal 6 di dicembre viviamo una realtà particolarmente pesante e bella nello stesso tempo. Gli attacchi degli anti balaka (per la maggior parte semplici contadini esasperati da mesi di violenze da parte della Seleka) del 6, 23 e 25 dicembre hanno causato una cinquantina di morti, e la fuga di molta gente che ha abbandonato le proprie case per rifugiarsi nei campi o qui alla Missione (attualmente sono 3.200, ma siamo arrivati anche a 6.000) o nei pressi delle moschee.

Realtà pesante, perché c’è da pensare al cibo, all’acqua, all’ordine e alla sicurezza della gente.

Ma anche bella: in questi giorni 14 bambini sono nati qui alla Missione. Ed ogni giorno faccio parecchi giri in mezzo alla gente, semplicemente per sorridere ed incoraggiare.

Bella anche per il lavoro di mediazione che abbiamo tentato, andando a vedere i ribelli un po’ dappertutto, su strade impossibili, e tentando fino all’ultimo di portare un pizzico di razionalità e di umanità nella follia che è la guerra. Almeno una dozzina di incontri con i ribelli antibalaka, una decina con quelli della Seleka, e un lavoro continuo fatto insieme ai musulmani.

Per ora non ci sono risultati… forse siamo riusciti solo a ritardare un po’ il disastro. Se gli antibalaka attaccano (e sono circa un migliaio) non faranno distinzione tra i ribelli della Seleka ed i Musulmani (anche perché alcuni hanno collaborato e approfittato della presenza della Seleka qui a Bozoum, ma molti sono innocenti). E sarà, purtroppo, un massacro!

Abbiamo tentato tutto il possibile. Siamo andati ad incontrare gente armata fino ai denti… Abbiamo chiesto e richiesto la presenza dei militari (o le forze africane della MISCA, e quelle francesi di Sangaris), ma nessuno sembra capire il disastro che c’è in vista… Temo che arriveranno solo tardi, per contare i morti, insieme a qualche giornalista che dirà le solite cose, DOPO!

Ma c’è ancora tempo! E allora… buon anno a tutti! Il Tempo è sempre uno spazio in cui si manifesta la forza e la presenza di Dio Padre, e auguriamoci di fare tesoro di quello che è passato, per costruire insieme un 2014 migliore! Che Dio ci benedica!”

Pubblicato da itakweflavio

ITA  KWE  ("Fratello di tutti" nella lingua Centrafricana Sango) è un'associazione nata il 24 maggio 2012 in memoria di Flavio Quell'Oller.     Si prefigge di portare avanti la sua opera di carità missionaria con progetti concreti e duraturi, in Italia e all'estero.  Per un contributo che non costa nulla ma che vale molto, indicare il Codice Fiscale numero: 9 5 1 5 8 2 3 0 1 0 2    nella sezione delle O.d.V.