Per non scordare … di ricordare!

Sembra un gioco di parole ma è il modo più semplice per portare alla mente il pensiero per tanti nostri cari che ci hanno lasciato da questa vita terrena, di oggi il ricordo per la nostra cara socia Eliana, con la certezza che, malgrado il dolore provocato dalla separazione, essi siano realmente vicini a noi.

Sebbene nel corso dei secoli si sia cercato in tutti i modi di allontanare dagli esseri umani la loro morte fisica, attraverso studi e ricerche, esperimenti e ….. ogni sorta di “stregonerie”, mai come in quest’epoca la morte ci interroga e ci riporta alla nostra fragilità e impotenza di creature.

Si passa dall’estrema ricerca di trasmettere la vita individuale alla sua soppressione, dal proclamare diritti umani inalienabili al combattere vigliaccamente guerre atroci e spietate. E’ un’epoca di corse contro il tempo per salvare chi sembra spacciato, mentre si intrecciano interessi politici ed economici che in definitiva negano le cure essenziali a chi (la stragrande maggioranza della popolazione mondiale) non può permettersele, alternando perfino gli studi di laboratorio tra le scoperte di nuovi farmaci e la creazione di nuovi virus.

Dopo gli ennesimi dibattiti seguiti al nuovo caso di “suicidio assistito”, richiesto da ormai diverso tempo dal giovane Fabiano Antoniani (Dj Fabo) vittima di un incidente che lo aveva reso completamente invalido, che dimostrano chiaramente l’uso strumentale delle varie situazioni umane a seconda delle diverse fazioni politiche, ancora di più sarebbe opportuno fermarsi e riflettere per cercare di seguire la via ….. meno ingiusta! Da tempo l’uso “estremo” della medicina ha fatto prolungare inutilmente il calvario di tanti che avrebbero invece affrontato meno dolorosamente il “santo viaggio” in precedenza. Interessante la riflessione del 2007 di Mons. Carlo Maria Martini e anche un “auto necrologio” a firma di un anziano medico di Sanremo che lascia ai posteri un prezioso testamento.

Nel primo giorno del cammino di Quaresima, tempo forte in cui abbiamo l’opportunità di rivedere il nostro percorso e di accettare le prove con spirito di penitenza in attesa della grande gioia portata dalla Risurrezione, è comunque triste constatare quanto lontani siano gli uomini dalla vera felicità, quanta sofferenza sia presente nella vita di ognuno e come sia difficile trasformare la disgrazia in grazia, ma è consolante riconoscere che nulla capiti per caso e che nulla di quanto vissuto con amore vada perduto. (Per favore cliccate e leggete con attenzione l’ultimo link evidenziato con le parole: quanto vissuto con amore! Si tratta di una testimonianza stupenda da parte di Matteo Nassigh).

Pubblicato da itakweflavio

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