Sebbene ITA KWE sia un’associazione laica di volontariato, i temi della carità, della pace, della fratellanza sono prettamente cristiani.

Flavio ha avuto la capacità di partire dall’incontro con il Padre e dall’ascolto della sua Parola per arrivare a realizzare il lato pratico e concreto nel vivere gli insegnamenti ricevuti.  Non c’è da stupirsi, quindi, se in questi giorni puntiamo molto (vedi fb) su quanto sta accadendo intorno alla Terra Santa e ai luoghi del Vangelo, partendo da Roma!

Da troppi anni la pace è un bene prezioso di cui si vorrebbe godere già in questa vita, ma si intravede solo come una realtà per quella “eterna”.

Forse, con l’impegno di tutti, partendo da noi e dal nostro cuore, si potrà aggiungere un tassello per arrivare alla meta, sebbene il punto d’arrivo sia sempre lontano dall’orizzonte!

Cerchiamo di fare la nostra parte e con l’aiuto dello Spirito, accorceremo le distanze! Continuiamo a pregare affinché si realizzi in tutte le parti del     mondo, comprese le nostre città, quartieri, condomini, case, famiglie,  …… in noi stessi!

Ieri in Vaticano è successo così: si è partiti da una preghiera insieme, tra religioni diverse ma in modo congiunto, tra persone importanti ma pur sempre esseri umani,  e dopo la lode elevata a Dio insieme e alla richiesta fatta a Lui per la pace, si è passati all’incontro pratico, allo scambio di idee, alla ricerca di nuove idee. Ci si è messi in gioco per essere collaboratori e testimoni autentici, partendo proprio da se stessi!!

da misna: 9 Giugno 2014 – 8:25  CITTÀ DEL VATICANO

IN MEDIO ORIENTE “FERMARE SPIRALE DI ODIO E VIOLENZA”

Sono risuonate in lingue diverse, ma tutte rivolte alla richiesta di pace in Medio Oriente, le invocazioni pronunciate ieri durante l’incontro di preghiera in Vaticano.

La stampa ha riferito di un “momento storico”, di “un’immagine indelebile”, quella della presenza congiunta accanto a Papa Francesco dei presidenti israeliano e palestinese, Shimon Peres e Mahmoud Abbas, assieme al Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I e al custode di Terra Santa, padre Pizzaballa.

 

 

“Per fare la pace ci vuole più coraggio che per fare la guerra” ha detto il Pontefice, chiedendo ai due leader di “avere il coraggio di fermare la spirale di odio e di violenza”. Dal canto suo Peres ha riconosciuto che “noi tutti abbiamo bisogno di pace. Pace fra eguali”, sottolineando che “la pace non viene facilmente (…) richiede sacrifici o compromessi”. Abbas ha invece assicurato che il popolo palestinese “desidera la pace per se stesso e per i vicini (…). Noi cerchiamo la prosperità e pensieri di pace per noi come per gli altri”.