Oggi, festa della Santissima Trinità. L’unico Dio si identifica in una “comunità” formata dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo, dimostrandoci l’importanza del “lavoro di squadra”  ….. a tutti i livelli! Sappiamo come sia importante saper lavorare in equipe, gestire con lo spirito di “famiglia” (lasciando perdere la mafia e i partiti politici!) anche le imprese e i gruppi per poter avere risultati positivi e duraturi, non solo economicamente. Chiesa Cattolica significa: “Assemblea universale” e trae le sue origini dalle prime comunità formate dagli Apostoli, testimoni del Vangelo e della Misericordia Divina.

Impariamo a correre in staffetta

In un clima di continua sofferenza, terrore, dubbio e impotenza per il male che sta dilagando, importante vivere bene ogni istante della nostra vita. Cerchiamo momenti di riflessione e di azione positiva che ci permettano di portare avanti il testimone ricevuto e consegnato durante la nostra corsa in staffetta, ricordandoci però che facciamo parte di una squadra in un’insieme di squadre. Paragone che calza a pennello con le diverse cellule familiari all’interno della società, ovvero di ogni singolo essere umano appartenente all’intera umanità! Per professare una fede (da quella politica a quella sportiva, da quella della razza alla religione di appartenenza, ecc.) impariamo ad essere uomini e donne in gioco“di squadra” fino a che avremo il dono della vita, sebbene sofferto e non facile da accettare completamente.

Per chi gioisce e per chi piange

Ricordiamo che due tra le nostre pagine più aggiornate (anche oggi!) sono: Auguri a ….  per la condivisione solidale di un lieto evento, una festa, un momento di felicità e: in Ricordo di …. per tenere vivi i nostri cari tra noi mediante la solidarietà. Continuiamo a ricevere e passare il “testimone” nella nostra corsa in staffetta! Grazie all’autentica testimonianza che ci ha dato Flavio con la sua biografia, ora siamo noi a dover proseguire la sua opera abbracciando fraternamente il mondo!

Così tiene il paragone della staffetta tra chi festeggia la Comunione con i familiari sorridenti e chi la festeggia rientrando alla casa del Padre, lasciando i parenti tra le lacrime. Due facce della stessa medaglia anche se da una parte la gioia è tangibile e condivisibile, mentre nell’altra è un “mistero della fede”!

Apparentemente paiono due situazioni antistanti, ma non è così. Se la gioia vissuta tra i nostri cari rimane isolata e non viene condivisa, non si potrà neppure godere di quella eterna e del riposo tra le braccia del Creatore. Il nostro rientro dopo il comune “viaggio da profughi” su questa terra diventa la vera meta del faticoso cammino umano. L’orizzonte di pace dopo i tanti percorsi di guerra.