Difficilmente gli uomini dei diversi continenti riescono a comprendersi utilizzando ognuno il linguaggio del proprio paese d’origine. Ci sono idiomi più noti ma non tutti li conoscono se non dopo anni di studio e la comunicazione spesso necessita del traduttore (che non sempre corrisponde realmente al vero significato). Alcuni linguaggi, però non hanno bisogno di tante spiegazioni e si comprendono facilmente in ogni angolo della Terra: l’arte in genere, inclusa quella musicale, è senz’altro una di questi. Ognuno ha i propri gusti e la varietà non si conta, però l’evidenza della trasmissione delle emozioni, sensazioni e stati d’animo non si può negare.
Anche il buon senso fa parte di questo genere di linguaggio: la cosiddetta “razionalità” o “ragione”, che purtroppo di questi tempi fa fatica ad uscire allo scoperto. C’è poi un elemento che viaggia a braccetto con lei ed è la “fede”. Per secoli si è pensato che fede e ragione fossero poli opposti e che non avrebbero mai trovato un punto d’incontro, invece più si va avanti, più si capisce che l’una non può fare a meno dell’altra.
Sempre più quindi ci si muove per farle incontrare, come ieri a Roma, in occasione della grande preghiera ecumenica universale per la pace, promossa dalla Comunità di S. Egidio. Chi nelle sinagoghe, chi nelle chiese, chi nelle moschee e chi per strada, ognuno si univa all’altro per chiedere un mondo in pace.
Anche il buon senso ce lo insegna: chi non vorrebbe vivere in pace???