Da duemila anni e più!

Mentre ci si scandalizza e si insorge a favore della libertà di espressione negata in più occasioni a giornalisti, opinionisti, vignettisti, satiri politici, in realtà talvolta usata senza rispetto e maldestramente (ultimo esempio a Parigi con la strage di Charlie Hebdo), alcune verità innegabili e documentate non possono nemmeno essere citate alla memoria che, chi le ricorda, venga accusato di stravolgere i fatti! Eppure le persecuzioni di un popolo contro un altro sono sui libri di storia e in particolare quelle contro i cristiani vanno avanti regolarmente da duemila anni, con le stesse modalità ma con martiri diversi!

Da ieri (Domenica della Divina Misericordia), Papa Francesco è stato letteralmente “aggredito” da una fascia del potere turco per aver citato un fatto storico realmente avvenuto un secolo fa, ancora una volta ai danni dei cristiani.

Il termine “genocidio armeno”, che comprende tutto il male perpetrato tra popolazioni della stessa origine geografica, è stato utilizzato da più parti e ricordato anche in precedenza, senza aver suscitato peraltro una tale indignazione da parte di chi è collegato geneticamente ai responsabili storici. Ultimamente a riguardo si è proposta una giornata di preghiera proprio per il 24 Aprile, centenario della conclusione della strage ed è stato pubblicato un libro sull’argomento scritto da Andrea Riccardi, presidente della Comunità di S. Egidio: “La strage dei cristiani. Mardin, gli armeni e la fine di un mondo”.

Quanto meno “curiosa”, quindi la reazione del governo turco di fronte alle parole del Papa, che non si riferiscono a nulla di diverso da quanto documentato e provato storicamente (citato anche da Papa Giovanni Paolo II nel 2000)  e che sono state pronunciate in una circostanza attinente all’argomento, cioè durante la celebrazione alla memoria di oltre un milione e mezzo di martiri appartenenti alla prima nazione che ha riconosciuto il Cristianesimo come religione di Stato (nel 300 d.C.)!

Vi invitiamo ad aprire i vari link riportati, perché vale la pena avere un’infarinatura di quanto successo e documentato nel corso della storia più antica e più recente di questa popolazione travagliata fin dall’inizio, che ha abbracciato a pieno le beatitudini evangeliche e che continua a subire la persecuzione senza cedere!

Una bambina morta durante la marcia forzata di donne e bambini armeni nel deserto(Siria, 1915-1916, fotografia di Armin Theophil  Wegner, ufficiale medico tedesco)
Una bambina morta durante la marcia forzata di donne e bambini armeni nel deserto (Siria, 1915-1916, fotografia di Armin Theophil Wegner, ufficiale medico tedesco) – ma le informazioni e le immagini riportate nei documenti storici sono ancora più eloquenti e impressionanti.

LE BEATITUDINI DAL VANGELO SECONDO MATTEO (5,1-12)

Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:

Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati gli afflitti, perché saranno consolati.

Beati i miti, perché erediteranno la terra.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi”.

Pubblicato da itakweflavio

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2 Risposte a “Da duemila anni e più!”

  1. Grazie “ITA KWE” per questo Articolo e per i link proprosti!
    ………..si commenta da solo………….
    Tania.

    1. Purtroppo non sempre si pone l’attenzione su cose “gravi” ma apparentemente “lontane”. Ci voleva un po’ di rumore intorno a Papa Francesco per farci accorgere degli Armeni e della persecuzione assurda che hanno subito. Questo però non basta a far sì che si smetta di compiere nuovi genocidi e continuare nelle persecuzione di ogni tipo e su ogni fronte!
      P.S.: oggi cade l’anniversario del rapimento di oltre 200 giovani studentesse nigeriane da parte di Boko Haram – anche di questo e di altri crimini in tutta l’Africa poco o nulla ci si interessa!!

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