Rimanendo in tema …..

….. di ricordi sul filone dell’articolo precedente ma con un salto in avanti di diciotto anni rispetto quelle date!

L’idea di scrivere un libro era già da tanto nel cuore di Flavio, ma la decisione è stata presa proprio come oggi, ormai sei anni fa!!

  <<  ……  E’ il 28 Gennaio 2010, nel pieno di un inverno molto freddo, mi trovo,  per la quarta volta in meno di dodici mesi, steso sul  letto di un ospedale  di Genova, divenuta ormai da tanto tempo la mia città di residenza.  Questa volta si tratta di un dolore fortissimo al bacino, come se avessi le ossa bucate, mi sento stanchissimo e ho i valori del fegato  fuori norma.

            Soltanto ai primi di luglio dello scorso anno ho subìto l’asportazione del rene sinistro, completamente invaso dal cancro; a settembre l’inizio delle terapie oncologiche per le metastasi al fegato e ai polmoni, poi l’inutilità delle cure tradizionali, l’inserimento a protocollo  per quelle di ultima generazione  e a dicembre un nuovo intervento, a rischio, per la cistifellea ormai al limite, rovinata da tutti i farmaci che mi avrebbero dovuto guarire.

            Sono stanco e desolato. La morfina e gli antiinfiammatori invece di calmarmi mi causano un effetto strano al cervello, che continua a produrre pensieri, incessantemente.  Così cerco almeno di indirizzarli nel verso buono per non lasciarmi prendere dalla disperazione e dalla paura.

          Come in un film mi sono visto nella chiesa della Pieve …. Mi ricordo delle richieste fatte al Signore: già in precedenza, quando ero ancora bambino,  ne avevo espressa una particolare per la mia vita e Lui, a tempo debito,  mi ha esaudito. A essere sincero, non solo quella volta ma anche in tante altre occasioni successive ho avuto prova della Sua attenzione e dell’incredibile coincidenza che c’era tra i Suoi progetti e i miei.  Ora però ripenso a quel desiderio provato da ragazzo pieno di fiducia e poi, chissà perché, completamente dimenticato: uno dei pochi che, in effetti, non sono riuscito a realizzare, preso dal lavoro, dagli impegni e dal poco tempo a disposizione.

             La carriera del calciatore è sicuramente da archiviare, ma quella dello scrittore …….?? Certo, nelle mie condizioni e nelle previsioni future, forse può essere un po’ compromessa, ma sicuramente è  l’unica possibile strada da intraprendere.

            Passo la notte intera a pregare e ripercorrere la mia vita, così verso il mattino la decisione è presa, quasi come una missione inevitabile da compiere: scriverò un libro! E ho già ben chiaro nella mente il titolo, che mi aiuta anche ad allontanare il pensiero della morte. Quante volte l’ho vista in faccia, ma sempre c’era qualcosa che mi tratteneva, che dovevo ancora portare a termine. In realtà,  non è che ora tutto  sia a posto così da potermene andare tranquillamente, perché di progetti, di doveri e di responsabilità ne ho ancora più di prima.

            Quello che ora mi dà più pena e mi trattiene è la mia situazione familiare. Mia moglie è forte e sa, nonostante tutto, seguire la famiglia composta da quattro figli ancora giovani: Miriam,  Andrea, Francesco, Alessandro, dai diciotto ai dodici anni, e un Convento Francescano da custodire, dove abitiamo da quando ci siamo sposati. Da quasi vent’anni gestiamo il magazzino missionario con i materiali in arrivo e in partenza per l’Africa ed il Perù,  la mensa dei poveri, i vari passaggi di religiosi,  i volontari e altre persone che cercano un aiuto, un sostegno, una parola.  C’è anche l’annessa Chiesa, che è officiata da P. Valerio, un frate Cappuccino già anziano ma che non si risparmia in quanto a impegno. E’ tutto sulle loro spalle adesso, anzi, già da quando ci siamo resi conto della gravità della mia situazione, con in aggiunta le diverse complicazioni della struttura, incredibilmente inarrestabili proprio in questo periodo!

            Sono molto risentito e, quando vengono a farmi visita tutti insieme, li vedo un po’ smarriti: Silvana ha gli occhi scavati ed i ragazzi sembrano quasi guardare lontano, nel vuoto. Sento che mi vogliono bene, che cercano di tranquillizzarmi, di sostenermi, ma capisco che sono loro in questo momento ad avere bisogno di me e io mi sento impotente, fragile come non sono mai stato.

            Appena rimango solo, dopo i saluti, gli abbracci e gli incoraggiamenti, mi raccolgo nel letto e per tutta la notte non faccio che piangere. Poi rivolgo a Dio la mia supplica:Signore, se vuoi chiamarmi nel tuo Paradiso va bene, non mi interessa rimanere oltre, Ti chiedo solo di farmi restare ancora un po’ per soccorrere la mia famiglia; non trovo giusto che Tu mi abbandoni così! Non Ti chiedo di non soffrire, ma di poter vivere per loro!” >>

tratto da pag. 5-6 del libro:

“PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI”

 

foto di famiglia 21-6-2009
21 Giugno 2009 – Ultima foto di famiglia prima della “battaglia ospedaliera” di Flavio, che sarà operato al reparto di urologia dell’IST esattamente 15 giorni dopo questa bella giornata trascorsa insieme ai parenti di Silvana. Da sin.: Alessandro, papà, Francesco, mamma, Andrea, Miriam
Papà e mamma agosto 2009
Pontedecimo, agosto 2009 – Flavio e Silvana sorridono al fotografo p. Sebastian, fiduciosi dopo l’asportazione del rene sinistro – alle loro spalle l’immagine ricordo del caro amico missionario p. Leone Montagner
Durante il pellegrinaggio OFTAL del 2010: Flavio e Silvana in mezzo a "due Angeli Custodi"!
Lourdes, 30 Giugno 2010 – Una delle ultime immagini di Flavio dopo dodici mesi dalla prima foto in alto e dopo averci lasciato il suo libro manoscritto, arrivato a quella famosa “pagina in bianco” alla quale purtroppo è stato dato seguito da Daria e Silvana

 

Pubblicato da itakweflavio

ITA  KWE  ("Fratello di tutti" nella lingua Centrafricana Sango) è un'associazione nata il 24 maggio 2012 in memoria di Flavio Quell'Oller.     Si prefigge di portare avanti la sua opera di carità missionaria con progetti concreti e duraturi, in Italia e all'estero.  Per un contributo che non costa nulla ma che vale molto, indicare il Codice Fiscale numero: 9 5 1 5 8 2 3 0 1 0 2    nella sezione delle O.d.V.                                             

4 Risposte a “Rimanendo in tema …..”

  1. Grazie a Voi che avete scritto il commento sul sito e grazie a tutti coloro che hanno cliccato “mi piace” su fb. Per un’errore di trascrizione iniziale del titolo, è andato perso sul post il conteggio cumulativo ma in totale sono stati più di un centinaio gli amici che si sono uniti a noi in questo “speciale ricordo”. E’ un motivo in più per andare avanti e sentirci vicini tutti i nostri cari, non solo Flavio!

  2. Una grande emozione ricordare questi momenti. Grazie Flavio per quanto ci hai insegnato! Silvana.

  3. Grazie Flavio per questo dono che ci hai fatto è un raggio di luce nella notte della nostra vita

  4. Che dire!!!!!
    Soltanto questo: “Trovo giusto e doveroso ricordare questo anniversario!
    Ed è bello vedere queste foto!!!”
    Tania.

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