L’unica via sicura ……

Settimanalmente alcune socie di Ita Kwe si alternano per far visita alle detenute e ai detenuti della Casa Circondariale di Pontedecimo, per condividere con loro i contenuti della liturgia domenicale, per collaborare con il cappellano, Don Giacomo Martino, e per essere d’aiuto anche in piccole esigenze legate al servizio di volontariato all’interno della struttura.

In giorno diverso, ma con medesima cadenza, altre socie (più giovani!) provvedono al ritiro della spesa per gli alimenti che saranno poi consegnati nei locali della Soc. San Vincenzo De’ Paoli di Pontedecimo alle persone che si trovano in situazione di disagio e che risiedono nella zona della Valpolcevera, per le quali viene anche versato mensilmente l’importo di € 400,00 quale sostegno per le spese sostenute a fronte delle richieste d’aiuto ricevute dall’ente caritativo parrocchiale.

Avendo da subito proteso lo sguardo verso l’Africa Centrale e l’America Latina, allungandolo ultimamente anche sull‘India, a volte rischiamo di scordarci che la nostra Associazione ha ben presente anche le difficoltà di chi ci “abita accanto”, cercando di dare il proprio contributo in modo costante, intelligente e affidabile anche sul territorio.

Di fronte alle tante tempeste (non solo meteorologiche!) che si sono abbattute qua e là negli ultimi tempi, l’unica via sicura è quella dell’attenzione a quanto ci circonda, in particolare a chi ci è prossimo nella vita quotidiana (ma non solo) senza perdere mai di vista il radar che ci guida anche nella nebbia più fitta!!

Flavio aveva capito che l’ago della bussola va tenuto in direzione della carità e noi, che abbiamo raccolto il suo testimone, cerchiamo di utilizzare al meglio gli strumenti per proseguire il viaggio che ci sta conducendo all’incontro delle realtà più diverse e dei bisogni inalienabili di ogni essere umano, che solo così potremmo sentire come nostro fratello, rimanendo sempre con i piedi per terra ma aspirando agli ideali più nobili!

Dal diario personale di Flavio Quell'Oller - 21 Ottobre 1983
Prima pagina del diario personale di Flavio Quell’Oller – 21 Ottobre 1983 – pubblicato a pag. 152 del formato cartaceo di “Prima che sia troppo tardi”.

Postilla del 13 Novembre 2015

Alla luce del commento di Tania, riportiamo una breve citazione di quanto sottolineato dal Papa, che ha rivolto un invito importante ai fedeli:

“Mantenere un sano contatto con la realtà, con ciò che la gente vive, con le sue lacrime e le sue gioie, è l’unico modo per poterla aiutare, formare e comunicare. È l’unico modo per parlare ai cuori delle persone toccando la loro esperienza quotidiana: il lavoro, la famiglia, i problemi di salute, il traffico, la scuola, i servizi sanitari”.

Il Papa ha parlato con un linguaggio familiare alla famiglia di Dio, annunciando così l’essenza dell’umanesimo cristiano, concreto e integrale: l’intimità con Dio e tra gli uomini nella vita reale, quotidiana ….. Come dice anche Flavio: sono le cose più semplici che prendono vita al di fuori di tutta la nostra razionalità!

Pubblicato da itakweflavio

ITA  KWE  ("Fratello di tutti" nella lingua Centrafricana Sango) è un'associazione nata il 24 maggio 2012 in memoria di Flavio Quell'Oller.     Si prefigge di portare avanti la sua opera di carità missionaria con progetti concreti e duraturi, in Italia e all'estero.  Per un contributo che non costa nulla ma che vale molto, indicare il Codice Fiscale numero: 9 5 1 5 8 2 3 0 1 0 2    nella sezione delle O.d.V.                                             

2 Risposte a “L’unica via sicura ……”

  1. Un GRANDE messaggio, in sintonia con il Convegno di Firenze apertosi ieri, che coinvolge tutta la Chiesa italiana, e che ha come titolo “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”, di cui il relativo Discorso del Santo Padre.

    1. Grazie Tania per aver ricordato l’appuntamento di Firenze, che già era stato segnalato nella nostra pagina dedicata agli Incontri. Non si può non essere d’accordo con le riflessioni di Papa Francesco e con ciò che ha vissuto Flavio in prima persona, tanto più vedendo i danni provocati dall’egoismo e dall’incoerenza di chi non segue la giusta via! Chi vive in modo autentico i valori umani e civili, anche se non lo sa, sta seguendo la luce di Gesù. Per arrivare alla “beatitudine” ci vuole un po’ di amore nel fare le cose e nel rispettare il prossimo!!

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