Nel giorno di Pasqua in Grecia si usa il saluto con il quale si dà anche l’annuncio che Gesù è risorto: “Christos anesti” e chi risponde al saluto a sua volta conferma questa affermazione dicendo: “alithOs anEsti”, cioè che è davvero risorto!
Spesso facendoci gli Auguri di Pasqua dimentichiamo questa verità e ci limitiamo ad un atto di cortesia o simpatia verso l’altro, senza però mettere l’enfasi e la gioia per la certezza della vittoria del Cristo sulla morte e sul peccato.
Arrivando alla sera della Domenica di Pasqua, anche
ITA KWE augura a tutti di poter sentire davvero questa grande gioia, che non si riferisce solo alla giornata di oggi ma che si deve rinnovare quotidianamente, dando così un senso di superamento alle umane miserie, alle difficoltà che ognuno incontra sul cammino e alle violenze perpetrate nel corso dei secoli contro i cristiani. In particolare in questi ultimi anni e ancora
in questi giorni, il sacrificio dei
martiri ha un senso se visto come passaggio dalla morte alla vita nuova e alla gioia eterna.
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Ci confortano le parole del vangelo di Marco 16, 6-7
«Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso.
È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto.
Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro:
“Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”»
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Anche Papa Francesco ci viene in aiuto con questa affermazione:
“A volte il buio della notte sembra penetrare nell’anima; a volte pensiamo: “ormai non c’è più nulla da fare”, e il cuore non trova più la forza di amare… Ma proprio in quel buio Cristo accende il fuoco dell’amore di Dio: un bagliore rompe l’oscurità e annuncia un nuovo inizio, qualcosa incomincia nel buio più profondo. La pietra del dolore è ribaltata lasciando spazio alla speranza. Ecco il grande mistero della Pasqua! In questa santa notte la Chiesa ci consegna la luce del Risorto, perché in noi non ci sia il rimpianto di chi dice “ormai…”, ma la speranza di chi si apre a un presente pieno di futuro: Cristo ha vinto la morte, e noi con Lui”.
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Ringraziamento doveroso a Gesù, per averci amato fino al sacrificio in croce per la salvezza di tutti!
Cari amici …
grazie della riflessione che qui regalate. Possiate sentire forte ancora e per molto tempo i passi del Signore nei vostri.
Che sia sempre il Suo Spirito (e nient’altro) ad orientarci, specialmente quando si avvicina la sera e il buio ci sembra avvolga tutto.
Grazie ancora,
don Bruno
Grazie a te Don Bruno e un caro saluto a tutti i compagni del “Giorgi” di Verona