100^ giornata mondiale Migranti e Rifugiati

Tra una crisi economica e l’altra, tra una guerra e l’altra, tra una tempesta e l’altra, (anche la Liguria in questo “strano” inverno ne sa qualcosa!) le popolazioni del mondo da sempre hanno affrontato migrazioni geografiche alla ricerca “di una vita migliore”!

Esclusi gli spostamenti volontari, per voglia di conquista o per curiosità e avventura, nella maggior parte dei casi la molla che spinge a questo passo è data dalla “speranza” di togliersi da una situazione “disperata”.

Lo hanno fatto anche gli italiani tanti anni fa e lo stanno di nuovo facendo i nostri giovani in questi anni particolari per la situazione economica e lavorativa del nostro Paese. Di contro altri giovani e altre persone, arrivano nelle nostre coste e nella nostra (povera?) Italia attirati dal miraggio di chissà cosa!

Senza dubbio anche in questi casi c’è sempre qualcuno che si arricchisce alle spalle di qualcun altro e senza dubbio l’integrazione sembra riuscire meglio nel campo della malavita, piuttosto che nella collaborazione per la crescita comune.

Però è indubbio che tante persone di buona volontà hanno vissuto in modo serio e produttivo, tirandosi su le maniche e subendo anche umiliazioni e prepotenze: i Migranti e i Rifugiati.

Questa ricorrenza a livello mondiale, arrivata alla sua centesima candelina, ancora una volta è stata voluta da un uomo della Chiesa: per l’esattezza Papa Benedetto XV (appunto nel 1914, all’inizio della prima grande guerra, della quale fu uno strenuo oppositore!).  Forse non tutti sanno che il nome al secolo era: Giacomo Paolo Giovanni Battista della Chiesa, nato a Genova Pegli il 21 Novembre 1854, terziario francescano e vero strumento di pace, che tentò in tutti i modi di fermare gli uomini di potere coinvolti nella follia della guerra.

Commosso dalla drammatica situazione di migliaia di rifugiati e profughi e di persone e famiglie espulse dai Paesi europei tra loro belligeranti, papa Benedetto XV scrisse a tutti i vescovi italiani invitandoli a celebrare in ogni parrocchia una Giornata di preghiera e di solidarietà per i migranti. Da allora, ogni anno, in Italia prima e poi in tutto il mondo, questa Giornata è diventata una tappa fondamentale del magistero della Chiesa sulle migrazioni: QUEST’ANNO SI CELEBRA DOMANI, 19 GENNAIO 2014.

Inoltre la nostra Associazione, collaborando con Mons. Giacomo Martino, cappellano della Casa Circondariale di Pontedecimo e Presidente della comunità dei “Migrantes” a Genova, si sente ancor più coinvolta in quanto  queste due parole: ITA KWE, significano FRATELLO DI TUTTI!!

Chi ha più bisogno di trovare un fratello, se non coloro che si trovano in un paese straniero senza parenti, amici, conoscenti?

http://www.cittanuova.it/c/434818/A_Genova_culture_in_dialogo_tra_memoria_e_migrazione.html

 

Per questo vi invitiamo a riflettere insieme, ancor più pensando a ciò che sta accadendo in tanti stati dell’Africa e in molti altri paesi in tutto il mondo: anche noi potremmo trovarci nella loro situazione!!

MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO AI MIGRANTI E RIFUGIATI DI TUTTO IL MONDO: http://www.vatican.va/holy_father/francesco/messages/migration/documents/papa-francesco_20130805_world-migrants-day_it.html

 

 

Pubblicato da itakweflavio

ITA  KWE  ("Fratello di tutti" nella lingua Centrafricana Sango) è un'associazione nata il 24 maggio 2012 in memoria di Flavio Quell'Oller.     Si prefigge di portare avanti la sua opera di carità missionaria con progetti concreti e duraturi, in Italia e all'estero.  Per un contributo che non costa nulla ma che vale molto, indicare il Codice Fiscale numero: 9 5 1 5 8 2 3 0 1 0 2    nella sezione delle O.d.V.