Rallegriamoci!

Rallegriamoci fratelli, i nostri nomi sono scritti nel cielo!!

Quanti nomi abbiamo nel cuore e nella mente, quanti visi, quanti ricordi …. Non può dileguarsi nel nulla ciò che è stato vissuto nell’amore. Come neppure cade nel vuoto la sofferenza provata nel dare l’ultimo saluto a un proprio caro. La nostra storia umana ci segue e sarà con noi anche nell’eternità. Per questo possiamo, dobbiamo, rallegrarci se forte è stato il sentimento che ci ha legato tra noi.

Gesù è apparso ai suoi dopo la resurrezione, non a degli estranei! Questa è la speranza, anzi la certezza che permette a tutti i credenti in Lui di gioire malgrado il lutto e lo sgomento.  Andare avanti anche quando si vorrebbe fermare il tempo; continuare a vivere sentendo la morte nel cuore.

Non ricordiamo solo Flavio ma i tanti amici, parenti, soci, conoscenti o sconosciuti di cui abbiamo però conosciuto la storia …. Tanta parte di umanità che forma con noi la medesima famiglia sebbene così diversa e frammentata.

Nel giorno di tutti i Santi, le beatitudini ci hanno indicato la strada per la vera felicità e oggi, commemorazione dei defunti, la liturgia ci sorregge nel distacco che spezza i legami terreni.

Sant’Agostino dice:

“Coloro che amiamo e che abbiamo perduto

non sono più dove erano ma sono ovunque noi siamo”.

Rallegriamoci dunque  e non piangiamo, un giorno ci ritroveremo!

l'amore è per sempre
Quando le cose si fanno con amore, restano per sempre!!

 

 

 

Pubblicato da itakweflavio

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2 Risposte a “Rallegriamoci!”

  1. Esiste un legame fortissimo tra coloro che hanno cessato di vivere nello spazio e nel tempo e quelli che vi si trovano ancora immersi. Perciò, se la scomparsa fisica delle persone care fa sentire con soffrenza, a livello umano, una irrangiungibile lontananza, mediante la fede e la preghiea si sperimenta invece con loro una più intima comunione.
    Quando sembra che esse ci lascino, è in realtà il momento in cui si stabiliscono più saldamente nella nostra vita, ci rimangono presenti, fanno parte della nostra interiorità.
    (Anna Maria Cànopi – Abbadessa dell’Abbazia benedettina sull’Isola di San Giulio – Novara).

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