La speranza di pace riparte da Betlemme, non soltanto per la nascita di Gesù duemila anni orsono, ma per il primo passo di incontro a favore dei bambini di quella terra martoriata.
Come riportato dalla sede del Patriarcato di Gerusalemme, lunedì 4 novembre si è tenuta la cerimonia di posa della prima pietra del nuovo edificio di Chirurgia pediatrica detta “del Giubileo”. E’ stato ribadito che lo Stato e la Chiesa hanno la missione di lavorare insieme al servizio del paziente, senza cercare alcun profitto se non il bene dei piccoli ammalati. E’ stato ribadito che l’assistenza sanitaria è un diritto umano, evidenziando la necessità di un continuo sviluppo ospedaliero e di una moderna tecnologia medica, che rifletta il ministero di guarigione di Gesù Cristo in Terra Santa.
Mons. William Shomali, Vicario Generale del Patriarcato, ha concluso esprimendo gratitudine ai benefattori che sostengono questa nuova iniziativa. Infine ha benedetto la prima pietra con l’acqua santa e ha riconosciuto la dedizione del personale dell’ospedale per l’intera comunità. Dopo le tragiche immagini che giungono dalla striscia di Gaza e dai territori occupati, un respiro di sollievo e un barlume di speranza permette di guardare al futuro con occhi diversi.
Una gioia anche per ITA KWE, con riconoscenza a soci e donatori che hanno appoggiato questo progetto in favore dei bambini di Betlemme e dell’intera zona circostante. Inviato esattamente un anno fa il contributo di € 5.000,00 che, aggiunto a tutti gli altri aiuti ricevuti dal CBH, ha permesso il finanziamento per la costruzione del padiglione chirurgico e i locali ad uso delle varie necessità.
L’allargarsi delle zone di guerra è doloroso e preoccupante: di ora in ora giungono notizie tragiche. Verrà di nuovo il tempo per la condivisione e la fratellanza. In attesa che si realizzi questo sogno, non solo in Terra Santa ma in tutta la Terra, prendiamo come tangibile quello che si sta costruendo per dare sollievo a tanti innocenti che forse un giorno potranno essere operatori di pace per tutti!
Come duemila anni fa, la speranza parte ancora da Betlemme (Beit =casa – Lahem = pane). Riguarda centinaia, migliaia di bambini innocenti che potranno un giorno essere operatori di pace per tutti.
Grazie anche alla nostra Socia Erica Colombo, che in occasione della serata di aggiornamento di ITA KWE aveva anticipato la notizia che presto ci sarebbe stata la posa della prima pietra.
Erica aveva anche dato relazione di quanto emerso nell’incontro di Bologna del 12 Ottobre, in cui era stato possibile un collegamento in diretta da Betlemme.
Come già condiviso più volte bene c’è ed è più forte, malgrado tutto il male che rischia di soffocarlo.
