Fosse solo per senso civico, è d’obbligo in questi giorni il ricordo dei cari parenti, amici, persone stimate anche se non sempre conosciute direttamente. Essi sono ancora e sempre con noi!
Purtroppo ci sono nomi sbiaditi sulle lapidi o persone che, tra le tante e differenti stragi avvenute sulla terra, non hanno neppure avuto una degna sepoltura. Anche i “Caduti più Ignoti e Anonimi” alla nostra conoscenza e memoria storica (militari di qualsiasi esercito, intere popolazioni eliminate durate stragi assurde, martiri di fedi diverse, “pulizie” di minoranze etniche, bimbi “eliminati” dopo essere stati privati della loro libertà …. e l’elenco è ancora lungo) durante il loro più o meno rapido passaggio da questo mondo, hanno lasciato un’impronta indelebile.
Tra quelli più silenziosi e … veloci, proprio come delle fiammelle che si accendono e poi sono spente da una folata di vento, ci sono i miliardi di bimbi mai nati. Una toccante sintesi dei pensieri che una mamma può rivolgere a se stessa e alla creatura che porta in grembo, è racchiusa in un piccolo libro, scritto da Oriana Fallaci nel 1975: “Lettera ad un bambino mai nato”. Quello iniziato con i primi cenni di vita (nascosta fin dal primo atto del concepimento, non è altro che “Un cammino senza fine”. Lo dice chiaramente fratel Carlo Carretto, nel suo libro così intitolato, in cui egli affronta il tema della morte e la sorte dei bimbi morti o fatti morire nel grembo materno.
Essi sono uniti da sempre e per sempre alla vita, appunto, eterna che Dio ha donato ad ogni uomo nato vivo, così come anche ad essi già passati ancor prima di nascere e forse immaginati affettivamente come angioletti che si occupano di chi è rimasto.
Oltre quindi ad un pensiero allargato a tutti coloro che sono tornati nell’abbraccio del Padre, naturale ricordare che oggi per ITA KWE è il momento dell’unione spirituale con Flavio e con i tanti amici fraterni per i quali è stato legato un pensiero tramite i progetti in corso…. La vita va avanti anche in e per questo!
“Il mio pensiero oggi va
a chi non posso più rivedere,
a chi ho voluto e voglio bene,
a chi mi protegge da lassù,
a chi mi viene in mente
quando guardo il cielo.
Il mio pensiero oggi va
a chi in me ha lasciato qualcosa,
che niente e nessuno
potrà mai cancellare.
Perchè certi legami vanno oltre.”
S. Agostino dice: “Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque siamo noi” …..