RICORDARE LA STORIA

Da bimbi a volte non si capisce l’importanza della “Storia”! Sembra una materia inutile, lontana dalle necessità pratiche a dalla cultura moderna che vede ogni cosa sotto l’aspetto del profitto immediato e dell’utilità economica.  L’esperienza accumulata dalle generazioni che ci hanno preceduto, invece, sarebbe fondamentale proprio per evitare gli stessi errori e per non ricadere negli sbagli che hanno danneggiato più volte la crescita pacifica dei popoli e lo sviluppo culturale e sociale delle varie nazioni.

Oltre ad essere la 60^ Giornata mondiale per i malati di lebbra (in tanti paesi poveri, compreso il Centrafrica, continua a colpire tuttora: nel 2011 più di 200.000 attaccati da questa malattia per la quale a Genova esiste un centro specializzato nella sua cura), che sembra una cosa lontana da noi, quasi da Medioevo e quasi dimenticata, oggi ricorre anche l’anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, inserito nei giorni dedicati alla memoria per la terribile persecuzione avvenuta durante la seconda guerra mondiale.

In particolare si ricorda la strage di 6 milioni di Ebrei, ma non solo!  Anche altre minoranze e persone “comuni” hanno subito violenze, torture, deportazioni, martirio. Basti pensare che il totale dei caduti, tra  civili e militari, di quella guerra è stato di circa 55 milioni! Anche Flavio ne ha parlato nel suo libro, accennando alle sofferenze patite da suo padre, prigioniero per due anni dopo la campagna di Russia.

E anche per i malati di lebbra Flavio aveva un occhio di riguardo, avendo costruito protesi per quelli di Bocaranga  amputati di un arto inferiore a causa di questa malattia ed essendo amico sincero di molti abitanti dei villaggi limitrofi.


Durante il viaggio del 1995 Flavio ritrova un vecchio amico lebbroso di Bocaranga

In varie parti del mondo continuano ad esserci focolai di guerra (circa una quarantina sono quelli più gravi, ma quasi tutti sono avvolti nel silenzio), ultimamente anche in Mali la situazione è degenerata, mentre in Centrafrica sembra proseguire il trattato firmato per ristabilire l’ordine. Nel mondo persiste la malattia della lebbra, quella fisica visibile e curabile alle prime avvisaglie e quella del cuore, a volte irreversibile.    Riagganciandoci all’articolo precedente, in cui parlavamo dell’unità tra le varie confessioni cristiane, continuiamo ad alimentare la speranza che il buon senso e la giustizia abbiano il sopravvento sull’egoismo e sulla cecità umana, così da permettere alle generazioni future di assimilare la storia in modo da evitare gli errori che portano alla distruzione e alla scelta del male, dando il sostegno e la solidarietà a chi vive l’esperienza dell’isolamento e dell’emarginazione, riuscendo ad essere operatori di pace autentica.

Per chi vuole ricordare insieme a Bob Dylan, cliccare qui: Blowin in the Wind 1 e una volta scaricato, aprire il file.

Pubblicato da itakweflavio

ITA  KWE  ("Fratello di tutti" nella lingua Centrafricana Sango) è un'associazione nata il 24 maggio 2012 in memoria di Flavio Quell'Oller.     Si prefigge di portare avanti la sua opera di carità missionaria con progetti concreti e duraturi, in Italia e all'estero.  Per un contributo che non costa nulla ma che vale molto, indicare il Codice Fiscale numero: 9 5 1 5 8 2 3 0 1 0 2    nella sezione delle O.d.V.