Un pozzo in RCA

Un grande impegno preso seriamente da diversi soci e sostenitori.

Grazie a tutti di vero cuore!

UN POZZO IN R.C.A PER IL DECIMO ANNIVERSARIO DI FLAVIO

in attesa di poter ripristinare il ponte da M’Baiki a Bagandou, realizzato e inaugurato un pozzo per la popolazione della parrocchia Saint Augustin.

Aggiornato al 12 Novembre 2020 (leggi anche: Chi è più povero? )

Insieme all’invito per unirci ai festeggiamenti per il Vescovo Rino Perin e per la Diocesi di M’Baiki negli anniversari rispettivamente di 50° di ordinazione e 25° di episcopato, ricevute alcune foto del nuovo impianto che permette il rifornimento idrico nei locali della parrocchia St. Augustin di M’Baiki. Un passo in più per la conclusione dei lavori iniziati dopo le disavventure del ponte per Bagandou. Per ora accontentiamoci di questo e …. non mettiamo limiti alla Provvidenza. Prima o poi arriveremo anche lì, intanto, auguri di cuore al Vescovo Rino e … 100 di questi giorni!

Aggiornato all’11 Ottobre 2020

Inviato a fine settembre l’ultimo contributo di € 1.500,00 che sommato a quanto già inviato fa salire l’impegno di Ita Kwe per questo progetto a €12.000,00 totali, con la soddisfazione di avere però dato la possibilità a un’intera comunità di avere l’acqua potabile a disposizione.

Per i particolari leggere gli articoli relativi:

Singuila Nzapa!  di oggi

Un dono speciale! .. di ieri … 65° compleanno di Flavio e memoria di San Daniele Comboni

Aggiornato al 7 Settembre 2020

Dopo mesi di trattative per il ripristino del ponte fuori uso, spostata da Bagandou a M’Baiki la sede per la realizzazione del pozzo che avremmo voluto inaugurare per il decimo anniversario di Flavio …  Forse ne avevano ancora più bisogno alla parrocchia di St. Augustin di M’Baiki.

Non poniamo limiti alla provvidenza e rimaniamo in  contatto con le coraggiose suore comboniane per sostenerle e per essere comunque disponibili per un altro eventuale aiuto per il prossimo anno.

Aggiornato al 14 Luglio 2020 – Vedi anche articolo su Homepage

A breve ci verranno inviate le foto di inizio lavori. Il termine ipotizzato per l’inaugurazione avrebbe potuto essere il 6 Agosto, decimo anniversario di Flavio, ma ora puntiamo con più sicurezza al 10 ottobre …  Per una “casualità” questa data accomuna la nascita terrena di Flavio (10 ottobre 1955) alla nascita al cielo di San Daniele Comboni, primo missionario italiano in Africa, che morì stroncato dalle febbri malariche a  Khartoum (capitale del Sudan) il 10 ottobre 1881 appena cinquantenne. Oltre alla vicinanza di entrambi a Verona, oltre alla data in comune, oltre all’amore per la terra e la popolazione africana, un legame ancora più stretto è il motto tanto caro a San Daniele: “Salvare l’Africa con l’Africa”.  Tra le tante polemiche di questi ultimi anni, se si ponesse più attenzione a quello che uomini come il Comboni (e Flavio, i TVC, i tanti missionari e missionarie che condividono la vita a fianco dei diversi popoli africani) hanno già sperimentato in prima persona, forse si riuscirebbe anche a “Salvare l’Europa con gli europei”

Aggiornato al 22 Maggio 2020

Più di un mese è trascorso dal dissesto del ponte per Bagandou e purtroppo le cose vanno ancora a rilento. Le suore e Monsignor Rino Perin hanno scritto per assicurarci che si stanno prodigando per far proseguire le operazioni di trivellazione.  In una fase molto critica sia per la situazione sanitaria portata dalla pandemia da corona virus, sia per le prossime elezioni alle porte, la diplomazia e la pazienza sono le uniche strategie di comportamento da tenere. Nel frattempo facciamo ancora un po’ di  ….. conoscenza con Bagandou!!

Cliccare  qui per informazioni riguardo la scuola St. Pierre,

gestita dalle suore comboniane a Bagandou

Aggiornato al 20 Aprile 2020 –

                                                                                                         Bagandou, 20 aprile 2020

Cara signora Silvana,

Ho ricevuto la sua mail nella quale chiede informazioni aggiornate sui lavori del pozzo. Sappiamo che Mons. Rino l’ha informata a proposito di un problema con un ponte che si rotto quando il camion è venuto con il materiale il 21  marzo. Purtroppo il camion non è riuscito ad arrivare a Bagandou, poiché troppo pesante per attraversare il ponte. Hanno cercato di rinforzare il ponte ma invano e, dopo una settimana di tentativi, gli uomini della società hanno quindi deciso di rientrare a Bangui con il camion in attesa che il comune ripari il ponte. Proprio in questi giorni un’équipe del comune è andata al ponte per vedere e preparare un preventivo per la sua riparazione. Noi siamo in contatto con la società e seguiamo i lavori in attesa di una soluzione.

Ci dispiace davvero tanto per questo imprevisto, che comunque speriamo trovi in fretta una soluzione. Purtroppo non siamo in grado di dirvi quando i lavori potranno davvero cominciare…

Vi terremo informata sullo sviluppo del lavoro.

Buona continuazione del tempo di Pasqua, che il Signore vi protegga in questo periodo difficile…

A presto.

Sr. Daniela

Chi conosce un po’ l’ambiente centrafricano, sa che gli imprevisti sono sempre …. previsti! In aggiunta poi il problema dato dall’epidemia che anche qui sta avanzando, sebbene per ora non sembri causare più morti rispetto alla malaria, l’AIDS, la dissenteria. il tifo e altre malattie abbastanza comuni. La manutenzione delle infrastrutture poi è paragonabile a una “carie” quasi incurabile, considerando i dissesti portati dalle piogge e dalle secche stagionali, dalla forte escursione termica e dalla negligenza e poca attenzione dei trasportatori. I carichi spesso sono molto più pesanti della portata e in aggiunta sovente ci sono passeggeri di “straforo” che causano ancor più squilibrio ai mezzi. Tutto questo per dire che, a distanza di un mese da un incidente che ha visto coinvolto il camion con i materiali per la trivellazione del pozzo, non si è ancora riusciti a risolvere il problema … sembra una barzelletta ma è proprio così! Seguendo la filosofia africana, non ci resta che attendere che qualcuno si muova “dall’alto” e chi è tenuto a farlo,  faccia qualcosa per rimettere a posto il ponte!

Aggiornato al 12 Aprile 2020 – Ancora grazie ai nostri soci di Cavalo e in particolare a …“nonna Luigina”, che non si perde d’animo malgrado la difficile situazione che stiamo vivendo e ci dà … buoni consigli! Anche lei, come tutta Ita Kwe …. c’è! Con l’occasione, auguriamo Buona Santa Pasqua nella certa speranza della Resurrezione di Gesù!

Aggiornamento del 19 Marzo 2020 – Inviata seconda trance (€ 5.500,00 per un totale di 10.500,00 inviati ad oggi) per procedere con i lavori più celermente possibile, con la speranza che il contagio portato dal Covid 19 non si espanda fino al Centrafrica. Rimaniamo uniti con il pensiero e la preghiera, con umiltà e fiducia come S. Giuseppe.

Pagina aperta il 3 Marzo 2020 – dopo articolo su Home page: “Cercatori di fonti”   del 1° marzo 

NONO PROGETTO AVVIATO PER IL CENTRAFRICA

TRIVELLAZIONE DI UN POZZO PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA SAN PIETRO DI BAGANDOU – DIOCESI DI M’BAIKI – CON LE SUORE E I MISSIONARI COMBONIANI.

A partire dal significato del cognome di Flavio: QUELL’OLLER = CERCATORE DI FONTI SOTTERRANEE, già segnalato da lui stesso nell’autobiografia: Prima che sia troppo tardi” e collegandoci alla mostra della cara amica Aurora Bafico Ferrari, dedicata all’antico acquedotto romano ancora presente a Genova, parte ora un nuovo progetto che ci riporta all’acqua e a Flavio (che tante volte ha messo in pratica le sue doti di rabdomante!).

Come già indicato in occasione del pranzo organizzato dal gruppo missionario di Cavalo, che ancora una volta ringraziamo per la disponibilità e l’impegno costante a favore di Ita Kwe (vedi ultima parte articolo “Il pranzo è servito!”), al via qualcosa di speciale per ricordare il decimo anniversario di Flavio. E’ stato avviato un progetto ad oc sul territorio della diocesi di M’Baiki il cui vescovo, Mons. Guerrino Perin è un missionario comboniano di origine veneta-piemontese.  Si tratta della trivellazione di un pozzo che possa fornire acqua potabile alle centinaia di bimbi che frequentano la Scuola St. Pierre (San Pietro) di Bagandou – RCA.  La scuola è gestita dalle Suore Comboniane e Suor Daniela ne è la direttrice. Già individuata la Società che prenderà in carico la realizzazione dello scavo e della relativa pompa di distribuzione, il cui preventivo si aggira intorno ai 14.000,00 Euro. Inviato in data 28 febbraio  il primo contributo di € 5.000.00, in modo da procedere con i lavori e giungere all’inaugurazione per il  6 Agosto, brindando in onore di Flavio ….. con un bicchiere di acqua!!

Titolo del progetto : Appoggio finanziario per scavare un pozzo
Istituzione promotrice : Vescovo di M’Baiki, Monsignor Guerrino Perin
Suora responsabile : Sr. Daniela Fanti, missionaria comboniana
Bagandou, 03 marzo 2020
Situazione geografica e storica:
 
Il progetto si realizza a Bagandou, un villaggio nella foresta della Prefettura della Lobaye, a 160 km da Bangui, nella regione sud-ovest della Repubblica Centrafricana. Gli abitanti di Bagandou vivono di agricoltura di sussistenza (piccoli campi di manioca, mais, arachidi), della pesca, della caccia e dei prodotti della foresta.
Dopo gli avvenimenti politici del 2013, che hanno visto i ribelli «Seleka» causare molto disordine e violenza, la società ne ha risentito grandemente. I giovani rischiano di lasciarsi ingannare da una ricerca di piacere immediato attraverso l’evasione nell’alcool, la droga, la prostituzione. I genitori dei bambini hanno chiesto a Mons. Guerrino Perin, vescovo della Diocesi, a più riprese, la creazione di una scuola cattolica per garantire una buona educazione ai loro bambini. Per ciò la Chiesa ha ritenuto necessario intervenire in modo rapido in favore dell’educazione delle nuove generazioni e ha voluto realizzare ciò partendo dai bambini più piccoli con l’apertura di questa scuola.
Descrizione sintetica della necessità del progetto:
Attualmente disponiamo di due classi di scuola materna, con 100 allievi e 3 maestri. Ben presto verrà avviata la costruzione di un nuovo edificio per le classi della scuola elementare.
Abbiamo constatato la necessita di un pozzo per avere l’acqua potabile a scuola, essendo indispensabile per dissetare i bambini, per la loro igiene, per la pulizia delle classi e dei bagni. Il pozzo, inoltre, permetterà di preparare una merenda.
In futuro prevediamo di inserire tra le materie della scuola anche il giardinaggio, e per ciò abbiamo bisogno dell’acqua per innaffiare.
Nel villaggio ci sono alcuni pozzi, ma non bastano per soddisfare i bisogni della popolazione. Una volta costruito il nuovo pozzo, le famiglie del quartiere potranno anch’esse venire ad attingervi l’acqua, e la loro piccola contribuzione in denaro servirà per la manutenzione della pompa e il funzionamento della scuola.
Obiettivi :
  • Assicurare ai bambini della scuola l’acqua potabile per bere.
  • Disporre d’acqua per la pulizia delle classi e dei bagni.
  • Preparare la merenda per gli allievi.
  • Offrire alla popolazione del quartiere l’accesso all’acqua potabile.
  • Insegnare agli allievi il giardinaggio attraverso la coltivazione di un piccolo orto a scuola.

Di seguito alcune foto in attesa di altre notizie più dettagliate. Per ora la cosa certa è che si tratta di un impegno abbastanza ambizioso ma di certo molto utile per un territorio in cui non è così scontato permettersi anche solo un sorso di acqua potabile.

Particolare interessante e commovente: prima della partenza di Silvana per l’Italia nel settembre 1989, con Flavio e con il caro frà Vittorio Senatore, ci fu l’occasione di visitare il villaggio pigmeo di Mongoumba … Non è forse un “caso” che il progetto si possa realizzare in un territorio della medesima Diocesi.  Inoltre l’avvio del tempo quaresimale nel contesto di grande apprensione per l’epidemia in corso a livello mondiale e per la nuova ondata di violenza che colpisce il martoriato popolo siriano, ci invita al silenzio e alla riflessione sui giorni trascorsi da Gesù nel deserto e sulle tentazioni successive ad opera del demonio. L’acqua è elemento essenziale per la nostra vita, per la nostra salute e segno della nostra purificazione battesimale. Nulla capita per caso e anche questa volta un progetto di ITA KWE ha una valenza più ampia di ciò che sembra. Riprendiamo coraggio e andiamo avanti!