Non per tutti è “Buona Pasqua”!

Oggi, nel ricordo di Gesù che entra in Gerusalemme cavalcando un puledro d’asino, osannato dalla folla con rami di palme e di ulivo cantando il salmo che inneggia al figlio di Davide come al redentore, cioè al  Re di pace atteso per la salvezza del popolo d’Israele, la religione cristiana cattolica entra nella settimana Santa. Da qui a domenica prossima verranno rivissuti i momenti principali di questa fede: la passione, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo. Il nome “Gesù” significa “Dio salva” e “Cristo” vuol dire “unto”, “prescelto”, cioè colui  che Dio ha inviato per annunciare a tutti gli uomini che la pace è possibile e l’amore trionferà solo quando saranno abbattuti tutti i muri innalzati dalle umane miserie e dalle scelte sbagliate (le famose tentazioni che invece di essere dominate  e vinte ci piegano e ci rendono schiavi del male – quel peccato che sporca le nostre coscienze e che può essere tolto se ci lasciamo lavare dall’acqua che purifica). Tutti noi conosciamo quale prezzo Gesù ha dovuto pagare per essere stato inviato come annunciatore dell’amore del Padre e, a distanza di duemila anni, verrebbe da dire che ormai il messaggio sia stato recepito abbondantemente e che ogni essere umano, non solo ogni cristiano, voglia veramente vivere in pace!

Purtroppo sappiamo bene che non è così! In quasi cinquanta parti del mondo ci sono focolai di guerra (voluta  e combattuta da uomini, non da Dio o da altre divinità). Dietro a queste sofferenze, torture, odi e massacri ci sono interessi economici e politici per il dominio del potere …. terreno, destinato a finire entro poche generazioni.

Perché non riusciamo a guardare oltre le tenebre e a seguire la luce? Perché non riusciamo ad accontentarci di godere dei beni che  il creato ci ha messo a disposizione gratuitamente? Perché è così difficile mettere in pratica il dono del  …. per-dono”? Perché continuiamo a fidarci degli uomini e non di Dio (cioè: “colui che ci salva”)? 

Nella nostra cara Repubblica Centrafricana continuano gli scontri causati dai ribelli armati (vedi su misna). Avremmo voluto darvi buone notizie perché Giuseppe Colombo ci aveva telefonato la settimana scorsa per dirci che il centro per disabili di Bocaranga sta funzionando bene (con oltre cinquanta assistiti), nei pressi è stato costruito un pozzo per l’acqua, l’ospedale ha un nuovo dottore locale molto valido e entro poco tempo sarebbe stato sistemato l’impianto elettrico con i materiali inviati da Ita Kwe.

Invece oggi sono arrivate le brutte notizie!  La capitale è stata presa dai ribelli e le ambasciate, già in tensione nei giorni scorsi, hanno invitato gli stranieri presenti a valutare l’idea del rientro in patria anticipato.

Quale pace può essere quella portata dagli uomini? Quale Pasqua vivono miliardi di persone sparse nel mondo?

Solo con la fiducia che il bene sia più forte del male e che la vita trionferà davvero, possiamo scambiarci gli auguri di una Buona Santa Pasqua, che ci liberi dall’angoscia e dalla morte, facendoci vivere nella giustizia e nella verità ogni giorno, nel nostro piccolo spazio di mondo!

Pubblicato da itakweflavio

ITA  KWE  ("Fratello di tutti" nella lingua Centrafricana Sango) è un'associazione nata il 24 maggio 2012 in memoria di Flavio Quell'Oller.     Si prefigge di portare avanti la sua opera di carità missionaria con progetti concreti e duraturi, in Italia e all'estero.  Per un contributo che non costa nulla ma che vale molto, indicare il Codice Fiscale numero: 9 5 1 5 8 2 3 0 1 0 2    nella sezione delle O.d.V.