23 Luglio 2014: Ultimo giorno e chiusura con un flop per il forum di riconciliazione e dialogo per la R.C.A. tenutosi a partire dal 21 Luglio 2014 a Brazzaville (Congo). A meno che la firma per il cessate il fuoco, arrivata in extremis, non sia mantenuta da entrambe le parti.
Ovviamente abbiamo già aggiornato la pagina relativa, ma ci sembra utile riportare la notizia anche sull’home page.
A che gioco giochiamo? Sembra che gli africani abbiano imparato il meglio dalla “vecchia Europa”, dal “nuovo Continente”, dagli Stati emergenti “più in vista” e, perché no, anche da quelli nella penisola arabica!! Ogni tanto si fa un incontro internazionale e, oltre a quelli per le armi, si spendono altri soldi in viaggi, abiti, alberghi, rimborsi spese, energie, ….. carte e documenti e, alla fine, ognuno rimane sulla propria posizione!! G 7 – G 8 – G 20 – conferenze sul clima – trattati di pace ecc., ecc. ci insegnano. Non parliamo poi delle risoluzioni dell’O.N.U.!!!
Alla faccia dei “forum per il dialogo”! MA DOVE METTIAMO L’ASCOLTO??
Per dialogare bisogna anche saper ascoltare!! (vedi Israele e Palestina)
BLOCCATO IL FORUM DI BRAZZAVILLE, IN CAUSA LA SELEKA
Nove capi militari dell’ex coalizione ribelle Seleka sono arrivati a Brazzaville: un tentativo della mediazione congolese di sbloccare i negoziati di pace, in parte sospesi da ieri. “Proseguiamo i nostri colloqui interni, ma non abbiamo ancora deciso un nostro rientro nel forum” ha dichiarato in mattinata il capo delegazione Mohamed-Moussa Dhaffane.
Sulla carta il “Forum per la riconciliazione nazionale e il dialogo politico” dovrebbe chiudersi in serata con la firma attesa di un accordo di cessazione delle ostilità e di disarmo dei gruppi armati. Una prospettiva che sembra allontanarsi.
Al centro del contenzioso tra i 170 partecipanti – oltre alla Seleka anche le milizie di autodifesa Anti-Balaka, governo, partiti politici e società civile – la condizione preliminare posta all’improvviso da Dhaffane, già respinta: la divisione del territorio nazionale, con il nord destinato ai musulmani. Parte dei negoziatori accusa la Seleka di “cercare di guadagnare tempo” e di “non voler risolvere il conflitto”.
A mediare tra le parti, a nome della Comunità economica dei paesi dell’Africa centrale (Ceeac), è il presidente congolese Denis Sassou Nguesso.
Per il quotidiano ‘Journal de Bangui’, in caso di fallimento del Forum di Brazzaville le autorità di transizione di Bangui, sotto la guida del presidente Catherine Samba-Panza, “ne uscirebbero più deboli di prima”.
La crisi in R.C.A. è cominciata con l’offensiva della ribellione settentrionale nel dicembre 2012, che nel marzo 2013 ha preso il potere a Bangui, destituendo l’ex presidente François Bozizé. Nonostante la formazione consensuale di istituzioni di transizione il braccio di ferro prosegue tra Seleka e Anti-Balaka.
Eppure Mandela ha detto: “l’istruzione è l’arma più potente per cambiare il mondo”………………………
E senz’altro è così! Però quelli che ora possono muovere le fila hanno avuto un’istruzione che sembra sia servita solo al loro potere. Bisogna arrivare a quella che libera le menti anche dal materialismo: oltre alla maturità culturale deve crescere l’educazione del cuore. Grazie Tania per aver dato lo spunto ad un nuovo articolo sui progetti in corso, perché Ita Kwe è partita con il sostegno scolastico a 30 bimbi in R.C.A.: loro sono gli uomini e le donne del “domani”- Al più presto tutti i particolari!!