Gli amici più affezionati si saranno accorti che da un po’ di tempo il sito non è aggiornato come di consueto. Oltre all’imbarazzo della scelta per i vari argomenti di cui trattare, essendo soprattutto triste la situazione per le popolazioni dell’Italia Centrale, alle quali va ovviamente tutta la solidarietà e la vicinanza, e non vedendo reali spiragli di ritrovata stabilità nella conduzione politico-amministrativa del Centrafrica, un po’ di sconforto ha giocato la sua parte.
Inoltre il mondo ha avuto gli occhi puntati sugli Stati Uniti d’America e anche questo ha distolto un po’ dalla quotidianità, che però ha continuato il suo corso, non sempre in modo semplice e sereno.
Dopo tanto silenzio ricordiamo che oggi è la festa di Sant’Elisabetta d’Ungheria (auguri a tutte le .. Elisabette!!) patrona del terz’ordine francescano e giovane donna che si è trovata a vivere tutte le condizioni possibili, tra la ricchezza e la povertà, tra la felicità e il dolore, tra la vedovanza e la maternità, morendo a soli 24 anni e lasciando un’impronta indelebile nella storia della Chiesa di gran parte di coloro che l’hanno conosciuta di persona e del mondo, che ancora oggi ne ricorda la memoria.
Oggi, nella chiesa del convento di Pontedecimo: ore 16, 00 – incontro O.F.S.; ore 17,00 Santo Rosario; ore 17,30 Santa Messa comunitaria.
Liturgicamente l’anno straordinario 2016 si è concluso in questi giorni, ma non deve cessare l’esercizio della misericordia. Dio non si stanca mai di avere …. pazienza con noi e noi dovremmo fare altrettanto con gli altri!!
Presto verrà nuovamente dedicato il tempo dovuto agli aggiornamenti di questo sito. Intanto chiudiamo il post con un flash che ci riporta a quasi un anno fa, quando il Papa si è recato a Bangui per la sua visita e ha aperto la prima porta santa del Giubileo, guardando anche oltre … esattamente a dopodomani 19 Novembre, quando in San Pietro si terrà il Concistoro e tra i nuovi Cardinali ci sarà anche Monsignor Dieudonné Nzapalaynga, che tanto ha fatto per il ritorno della pace tra il suo popolo, purtroppo ancora sofferente e senza una vera pace.