….. dopo mesi di trattative e attese per la ricostruzione del ponte che porta a Bagandou (a Genova si sa qualcosa di ponti!) d’accordo con le suore comboniane e con Mons. Rino abbiamo indirizzato l’azione direttamente a M’Baiki, nella parrocchia di Sant’Agostino anch’essa in necessità di rifornimento idrico. Questo scritto di p. Federico cade a fagiolo:
” ….. A M’Baïki incontriamo Mons. Rino Perin, missionario comboniano italiano, da quarantacinque anni in Centrafrica. Nel 1995 è stato nominato vescovo di questa nuova diocesi che, pur essendo una delle più piccole, copre una superficie pari a quella del Piemonte. Al suo arrivo a M’Baïki la diocesi contava quattro parrocchie, nessun sacerdote autoctono e centinaia di pigmei a cui annunciare il Vangelo. Mons. Perin non si è arreso ed è ormai in attesa del suo successore al quale lascerà dieci parrocchie, una quindicina di sacerdoti locali e altrettanti seminaristi.
Per visitare la missione di Bagandou, ancora più a sud, attraversiamo il fiume Lobaye usando come traghetto una grande zattera di ferro legata ad una fune di acciaio sospesa sul fiume. Il motore che dovrebbe spingere il traghetto è in panne. Alcuni giovani, pur di guadagnare qualcosa, non si arrendono e, tirando loro stessi la fune, ci permettono di raggiungere l’altra riva.
Bagandou è un grande villaggio nel cuore della foresta. Ci accoglie a braccia aperte abbé Piotr, un sacerdote polacco. Anche se non avevamo annunciato la nostra visita, ci invita a pranzare con lui. E ci racconta la difficile situazione sociale di Bagandou, dove la stregoneria è difficile da sradicare e moltissimi giovani sono attratti dal guadagno facile della ricerca di oro e diamanti. Abbé Piotr non si arrende e, orgoglioso, ci mostra la nuova chiesa appena costruita e i lavori in corso di una scuola per i pigmei.
Accanto alla parrocchia visitiamo l’ospedale diretto da suor Donata, giovane missionaria comboniana italiana. Non è per nulla facile gestire un ospedale così efficiente in condizioni così precarie. Suor Donata non si è arresa e, giustamente soddisfatta, ci mostra la nuova sala operatoria che eviterà a tanti ammalati viaggi lunghi e faticosi verso ospedali più grandi.
E anche voi, mi raccomando, qualunque sia l’ostacolo, la montagna da scalare o l’imprevisto da affrontare… non arrendetevi. Magari pensando a chi ha un ostacolo, una montagna, un imprevisto più grandi dei nostri. … Un abbraccio ” … P. Federico.
Tratto da “Fiocchi di cotone, burro di karité e quel Centrafrica che non si arrende”
di padre Federico Trinchero
notiziario dal Carmel di Bangui – n. 28 – 7 settembre 2020
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Arrivati qualche giorno fa macchinari, attrezzatura e materiali …. oggi è partita la trivellazione!
Ora le energie e gli sforzi si concentrano per un bel lavoro che non deluda chi era in attesa di questa importante opera in memoria del decimo anniversario di Flavio, che ha saputo usare a servizio di tanti la sua dote di “cercatore di fonti” .
Grazie a Monsignor Rino per il prezioso lavoro di intermediazione e grazie alle suore per la loro instancabile opera. Non è detto che, una volta sistemato bene il ponte e in occasione di un altro anniversario, si possa realizzare anche a Bagandou una trivellazione che porti acqua ai bimbi della Scuola St. Pierre e agli abitanti della zona. Non poniamo limiti alla provvidenza!