La terra si riempie sempre più di “buoni semi” che con il loro sacrificio, staccandosi dalla spiga, si donano per farne crescere altri e portare molto frutto. E’ quello che ci dice Gesù: “Se il seme non muore, non porta frutto”. Sia che venga macinato sia che venga seminato, il risultato è che in qualche modo continua a vivere e raggiunge il suo scopo.
Questo è ciò a cui tutti gli uomini del mondo sono chiamati: portare buoni frutti da condividere con gli altri e fare il nostro percorso nella vita a cui siamo stati chiamati.
Non è un caso che da un distacco e una sofferenza per la perdita di un proprio caro nascano cose più grandi, che possono toccare positivamente anche tanti altri che altrimenti non avrebbero neppure saputo dell’esistenza di quella persona. Nel nostro piccolo, lo abbiamo constatato con Flavio: se non ci avesse lasciato l’esempio e la testimonianza nel suo libro “Prima che sia troppo tardi”, non sarebbe stata costituita ITA KWE FLAVIO QUELL’OLLER ONLUS e tanti non avrebbero saputo nulla di lui!
Nella pagina Spiritualità (che Vi invitiamo a visitare fino in fondo) facciamo riferimento anche ad alcuni giovani testimoni dell’amore vero, inteso come gioia di vivere (anche nella malattia e nella sofferenza) e di condividere questa gioia con gli altri.
Il bene c’è ed è molto più forte di quanto si pensi e ….. per fare il buon pane …..
il lavoro parte dalla terra e dal seme buono!
Per questo non dobbiamo cadere nello sconforto, quando c’è il distacco, ma portare avanti l’opera di chi ci ha lasciato “provvisoriamente” per farla fruttificare a nostra volta
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Dedicato alla nostra amica Maria Gagliostro, che saluteremo oggi a Vignole,
ringraziandola per il suo esempio dolce e silenzioso di sposa, di mamma
e di buon seme per gli altri!
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Mi unisco nel ringraziare Maria, ma Grazie anche a questa bella pagina!
Tania.