Centrafrica e Cameroun – chi arriva e chi parte!

 

Tratto da un pezzo su misna del 3 giugno (tre giorni fa!) a proposito del Centrafrica.

“Sette persone sono rimaste uccise e altre decine ferite in un attacco della ribellione Seleka nella città centrale di Bouca. I miliziani, pesantemente armati, avrebbero appiccato il fuoco a una ventina di abitazioni oltre ad aver commesso saccheggi, spingendo la gente a trovare rifugio nella foreste. “Gli assalitori sono arrivati la scorsa settimana, dicendoci che ci avrebbero protetto e invece hanno causato vittime e danni. Abbiamo paura che possano ritornare dopo le minacce proferite” hanno riferito testimoni locali a fonti di stampa centrafricana.

In un altro episodio verificatosi nella città occidentale di Baboua almeno 10 persone, per lo più bambini, sono state rapite. Lo ha confermato l’emittente locale ‘Radio Ndeke Luka’, precisando che il rapimento è stato rivendicato dalla ribellione del Fronte democratico del popolo centrafricano (Fdpc) di Abdoulaye Miskine. In cambio del rilascio degli ostaggi, i ribelli hanno chiesto un riscatto di circa 1500 euro a persona.

Anche l’Fdpc ha aderito lo scorso anno alla coalizione ribelle Seleka e ha partecipato all’offensiva che lo scorso 24 marzo ha portato alla destituzione del presidente François Bozizé. In disaccordo con altre fazioni della coalizione ribelle, Miskine ha minacciato di prendere le armi contro le nuove autorità di Bangui. Ad aprile, nei pressi del confine col Camerun, le forze governative centrafricane si sono scontrate con i ribelli di Miskine, rimasto ferito nei combattimenti.

A due mesi dal colpo di stato, l’ex capo ribelle nominato presidente, Michel Djotodia, e la sua amministrazione di transizione fanno fatica a ristabilire la sicurezza a Bangui e nelle regioni controllate dalla Seleka (Alleanza in lingua sango). Oltre che con i combattenti della propria coalizione, le autorità centrafricane devono anche fare i conti con i ribelli ugandesi della Lra e con vari gruppi armati originari del Sud Sudan, che lo scorso 24 maggio hanno attaccato Obo, all’estremo sud-est del paese.

Intanto fonti vicine all’ex presidente destituito Bozizé hanno confermato la sua partenza dal Camerun, dove si è rifugiato due mesi fa, a destinazione di Nairobi, in Kenya. Ufficialmente si tratterebbe di un viaggio di “piacere previsto da tempo”, ma in realtà molti osservatori sottolineano che Bozizé stava diventando un problema per le autorità di Yaoundé. La scorsa settimana il governo centrafricano ha spiccato un mandato di cattura internazionale nei suoi confronti, accusandolo di crimini contro l’umanità e incitamento al genocidio”.    

–  termine articolo.

Mentre l’opinione pubblica mondiale non si interessa minimamente di ciò che sta accadendo in questa terra e il concerto di cui avevamo accennato in precedenza nel nostro articolo “la musica per la pace” è stato tenuto in Francia senza la presenza di nessun  giornalista a documentare l’evento, la popolazione continua a subire ingiustizie ed i missionari e gli altri operatori stranieri si sentono abbandonati a se stessi.

In questo clima di grande incertezza e di pessimismo due frati cappuccini della Liguria stanno rientrando per il congedo biennale, proprio questa sera.  Si tratta di p. Cipriano Vigo e di p. Mansueto Parodi. Sperando che tutto vada bene domani dovrebbero essere con noi in occasione di “Ita Kwe un anno dopo” e ci racconteranno senz’altro le novità.

E per due che arrivano, due invece sono partiti!

Si tratta di Giulio Pozzoli, T.V.C. del gruppo di stage a Lyon con Flavio nel 1979/80 e di Andrea, secondogenito di Flavio.  La  loro partenza è stata sabato 1° giugno per il Cameroun, esattamente nella diocesi di Bafoussam per l’installazione e la messa a punto di ben cinque impianti fotovoltaici all’interno delle strutture missionarie presenti in quella zona. Punto di riferimento è Maria Negretto (T.V.C., missionaria laica da quarant’anni e responsabile del centro da lei gestito vedi sito relativo all’Associazione Maria Negretto).

La loro permanenza sarà solo di 18 giorni, ma molto intensi!  

Anche se non si tratta di un progetto di Ita Kwe, il fatto che uno dei nostri soci stia svolgendo un periodo di volontariato in terra di missione, ci coinvolge ugualmente per cui ci sentiamo vicini, augurando ad Andrea buona permanenza e buon lavoro!! (aspettiamo qualche foto!). Inoltre il Cameroun confina con il Centrafrica ed essere da quelle parti è già un po’ come essere nei luoghi tanto cari a Flavio!

Pubblicato da itakweflavio

ITA  KWE  ("Fratello di tutti" nella lingua Centrafricana Sango) è un'associazione nata il 24 maggio 2012 in memoria di Flavio Quell'Oller.     Si prefigge di portare avanti la sua opera di carità missionaria con progetti concreti e duraturi, in Italia e all'estero.  Per un contributo che non costa nulla ma che vale molto, indicare il Codice Fiscale numero: 9 5 1 5 8 2 3 0 1 0 2    nella sezione delle O.d.V.