Amore di padre …

…. e il nostro pensiero va ovviamente a Flavio e ai tanti cari amici, parenti, soci che come lui sono stati padri su questa terra e che ora non possono più rispondere umanamente quando un figlio così li chiama.

Vale la pena di approfondire il significato riportato dal dizionario della lingua italiana per capire quanto sia interessante che dal linguaggio infantile sia stata tratta l’idea di utilizzare lo storpiamento di PAPPA  (un nutrimento successivo all’allattamento materno) per indicare il PADRE, cioè la figura che storicamente dovrebbe garantirne il procacciamento non solo per il bimbo, ma anche per la MADRE.

Nella cultura cristiana la figura del papà è identificata per eccellenza con San Giuseppe, di Gesù padre adottivo che, per la sua vicinanza discreta ma sempre ben presente verso questo figlio non suo nella carne, realizza perfettamente ciò che tutti vorrebbero: un punto di riferimento che aiuti nella crescita umana e che con amore accompagni e sostenga il bimbo lungo il cammino della vita.

In questi ultimi anni si è parlato spesso dell’assenza del padre, della mancanza di equilibrio nelle famiglie, di separazioni e violenze, di genitore uno e due, di differenza di genere …. di argomenti che se solo ci fermassimo a riflettere con un po’ di buon senso non dovremmo nemmeno prendere in considerazione perché non dovrebbero sussistere. Eppure tutto questo ristagna e blocca, mentre nel frattempo i figli che sono stati messi al mondo devono affrontare il proprio futuro …  come possono essere sereni?

Un pensiero quindi è d’obbligo a chi nel mondo intero non può pronunciare (ognuno nella propria lingua) questa parola così importante nella sua semplicità: PAPA’ … con la consolazione che in ogni caso si possa e si debba chiamare con fiducia l’unico PADRE che lo è per tutti coloro che lo cercano con cuore sincero.

Rembrandt_Harmensz._van_Rijn_-_The_Return_of_the_Prodigal_Son
Ritorno del figliol prodigo che viene accolto tra le braccia del padre misericordioso

 

 

Pubblicato da itakweflavio

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