Centro Nemesia-Berberati (R.C.A.)

Questa, come la pagina della scuola P. Pio,  è una appendice alla pagina dei progetti in R.C.A.

 
 
Berberati, lunedì 30 Settembre 2019
 
 
Carissimi dell’Associazione ITA KWE Flavio Quell’Oller,
 
vi scrivo da Berberati in Rep.Centroafricana per dirvi un GRAZIE molto sentito a nome mio e soprattutto a nome di Sr RUTH Yabindi originaria di Bocaranga e che aveva conosciuto negli anni Silvana e Flavio.
 
Sr Ruth durante sette anni è stata la responsabile del Centro di Formazione femminile “Nemesia” a Berberati. La vostra associazione aveva dato un sostegno che ha aiutato davvero le ragazze che non potevano pagare la partecipazione ed anche per l’acquisto di materiale.
 
Purtroppo e per diversi motivi i nostri Superiori hanno deciso di chiudere la Comunità delle Suore della Carità presenti da 25 anni qui a Berberati.
 
Il mese di giugno scorso 2019 dunque abbiamo dovuto chiudere anche il Centro Nemesia. Ogni ragazza ha ricevuto un KIT finale (una macchina da cucire, stoffa, forbici, metro, fodera, ecc…oppure una macchina per lavoro con la lana) che darà loro la possibilità di lavorare e guadagnare qualcosa anche se la situazione socio-economica di Berberati é drammatica.
 
Quando sono arrivata qui 19 anni fa si stava molto meglio…..!  La nostra sofferenza è grande nel constatare il cattivo governo, la presenza ancora di gruppi armati, mancanza assoluta di elettricità, acqua, strade.
 
Una MAREA di bambini e giovani col futuro fortemente compromesso. Il livello scolastico è bassissimo, difficile per voi da immaginare!!
 
Le scuole dello stato: due / tre scuole elementari con classi di 120/140 bambini seduti per terra (eppure siamo in una regione ricca di legname ! !) Un C.E.G.   che rifiuta iscrizioni perché le aule non possono contenere le iscrizioni  ed un LICEO con 750 alunni dove ognuno deve portarsi il suo banco oppure ascoltare le lezioni restando in piedi dietro le finestre.
 
Data questa situazione tanti genitori non mangiano per pagare la scuola privata. A Berberati abbiamo:
Ecole Primaire Ste Marie gestita da Fratelli Maristi stranieri
Ecole Primaire Eglise EEB (Protestanti)
Ecole Padre PIO (Cattolica) gestita da un Sacerdote diocesano: Abbé JOSE’  su visione del Vescovo.
Liceo M.Champagnat (fratelli Maristi) stranieri.
 
La Scuola P. PIO  è l’unica cattolica della Diocesi  con iniziativa del sacerdote sopra indicato.  La renommée di questa scuola è molto buona nella città ed io stessa ho iscritto 40 bambini Kizito da loro.
Quest’anno i KIZITO lasciano e vanno nello Stato perché io non ho più la possibilità di aiutare le famiglie.
Vorrei inviare delle foto ma la connessione internet è molto debole e non riesco. Devo chiamare qualcuno per fare “compresser” le foto per tentare ancora di inviare.
Ancora  GRAZIE  PER QUELLO CHE SIETE E CHE FATE : E’ DAVVERO TANTO E IL SIGNORE NON VI LASCERA’ SENZA RICOMPENSA.    Un abbraccio grande !
 
                                                          Sr   Elvira  Tutolo          Sr Ruth Yabindi
 
P.S.  Lasciando Berberati Sr RUTH va a Bocaranga come Direttrice della Scuola Elementare  ed io a Bangui …. ancora senza un’indicazione su cosa farò!
 

15 Novembre 2018

Dopo le ultime informazioni ricevute da suor Elvira riguardo le attività svolte dalle giovani accolte al centro di formazione Nemesia, accreditato ieri nuovo contributo di € 2.000,00 a favore di questo progetto. Sale così a euro 4.000,00 l’impegno di ita Kwe in questi due anni a favore delle giovani ragazze madri di Berberati seguite da suor Ruth e da suor Elvira.

14 Ottobre 2017 –

Partito due giorni fa il primo contributo di € 2.000,00!

A metà inverno di quest’anno ci era giunta una richiesta da parte di un paio di suore operanti a Berberati (R.C.A.), cittadina già ben conosciuta e seguita da tempo per via del completamento di tre aule della Scuola P. Pio e dell’invio di materiale scolastico.

Una di esse è Elvira Tutolo, battagliera suora italiana impegnata da tempo con il progetto Kisito per i bimbi soldato e per le famiglie.  La seconda Suor Ruth Yabindi, giovane novizia di Bocaranga ai tempi in cui Flavio gestiva il Centro Artigianale e seguiva i bimbi disabili, ora di famiglia a Berberati e molto attiva a sua volta. Un’associazione italiana le aveva aiutate a sostenere il progetto di formazione della durata di due anni per una ventina di ragazze e ora che il finanziamento era concluso, si presentava la necessità di rinnovarlo, aumentando però di una decina di unità le partecipanti. Per far bene le cose, le suore avevano bisogno di una copertura che le sostenesse a priori, consentendo loro di accettare il numero più alto possibile di ragazze iscritte ai nuovi corsi.

La richiesta non era di qualcosa di particolare ma di un sostegno a nostra discrezione per poter portare avanti ancora meglio questo centro aperto a favore delle giovani donne molto spesso già mamme e, ovviamente, in difficoltà. La lettera è la seguente:

Berberati, 01 febbraio 2017

Il Centro “Nemesia” di Berberati è un punto di riferimento per le ragazze che vogliono imparare a leggere e scrivere. Inoltre, viene fornita la formazione di cucito e di altre pratiche domestiche in modo che possano trovare un lavoro o creare un attività di reddito che permetta loro di mantenere se stesse e i propri figli. Alla fine di due anni di formazione, quelle di loro che hanno imparato bene ricevono un diploma.

La maggior parte di esse è già mamma: un vero e proprio flagello nella Repubblica Centrafricana che è aumentato ancora di più durante e dopo la crisi militare-politica che ha attraversato il Paese in questi ultimi quattro anni.

Il numero di giovani, già papà e mamme, che muoiono per l’AIDS è anche questo un dato spaventoso.

Ciò che facciamo è una goccia d’acqua in un fiume, ma crediamo che Dio possa intervenire e trasformare i nostri limiti per il bene di queste giovani e dei loro figli.

Grazie per quanto potrete fare per permetterci di continuare in quest’opera.

Sr Ruth Yabindi – della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret

Avendo però Ita Kwe già molti “cantieri aperti”… (vedi S. Severino Marche, vedi Kerala – vedi Lima – vedi S. Vincenzo De’ Paoli  …. – vedi Thailandia .… solo per citarne alcuni!)  fu chiesto a suor Ruth di attendere qualche mese per poter esaminare meglio la richiesta e anche per raccogliere nel frattempo i fondi necessari a coprire tutti gli impegni.  Arrivati all’autunno, ecco che i tempi sono maturi e si può dar corso anche a questo sostegno, tanto più che il Centrafrica continua a soffrire e i bisogni sono davvero tanti.

Nel frattempo le solerti suore hanno avuto un segno dalla Provvidenza, avendo ricevuto in dotazione (tramite la vulcanica suor Elvira) delle nuove macchine da cucire fornite dall’associazione Kisito, seguita dalla suora medesima.

Gli intrecci della carità sono misteriosi e sempre sorprendenti, quando ognuno fa la sua parte! E quella di Ita Kwe Flavio Quell’Oller Onlus, per il Centro Nemesia, è di garantire, con i 2.000,00 euro appena inviati,  la copertura delle spese necessarie al reperimento del materiale utilizzato per la formazione delle ragazze e per le spese di gestione della struttura fino al termine del prossimo corso.

Come dice suor Ruth, parlando di quanto lei e la sua consorella stanno facendo …. non è che una goccia ma se non non si aggiungesse anche questa, il fiume avrebbe una goccia in meno e, soprattutto, in Centrafrica una trentina di ragazze e i loro bebé non intravvederebbero un futuro dignitoso.

Le foto si riferiscono a vari momenti vissuti al Centro tra marzo e giugno scorsi, tra cui anche la festa per la consegna dei Diplomi dopo i due anni di corso e il ringraziamento per le nuove macchine da cucire.

La parola “Nemesia“, non è un vocabolo centrafricano, bensì il nome della suora della carità la cui immagine è raffigurata nell’insegna del Centro di formazione: Beata Nemesia (Giulia) Valle (1847-1916). Era italiana, per l’esattezza valdostana, ma trapiantata in Piemonte (per un periodo fu anche a Tortona) e tanto si dedicò ai poveri, agli emarginati e ai sofferenti. Bello che si sia pensato a lei per dar vita alla formazione delle ragazze di Berberati.