Con il cuore in Africa

Con il cuore triste torniamo a parlare della R.C.A. dopo un paio di mesi in cui, quasi per rigetto e per sconforto, non avevamo pubblicato nulla sugli aggiornamenti dal Centrafrica lasciando “muta” l’ultima pagina di una lunga serie. Esattamente dal dicembre 2013, risalendo i primi fatti di sangue al marzo precedente, al febbraio 2017 con in mezzo ben nove pagine pienissime di fatti purtroppo molto tristi.

Il silenzio però non sta a significare che le cose siano migliorate. Anzi, nuove uccisioni e violenze sono avvenute ….. tacitamente ….. captate soltanto da chi, come noi, ha un affetto particolare legato alla popolazione centrafricana e mantiene i contatti con i missionari e le missionarie in prima linea da tanti anni al fianco degli ultimi. Nel nostro caso anche per i progetti lì in corso.

Ovviamente i “signori della guerra” e coloro che hanno interessi economici e politici senza scrupoli sanno bene quel che accade: sono loro a muovere le fila di ogni cosa!

Apriamo quindi a malincuore l’ennesima pagina con un documento giunto nella seconda metà di maggio da parte di suor Elvira Tutolo, da anni impegnata a Berberati e grazie alla quale Ita Kwe ha potuto aggiornare la pagina relativa alla scuola Padre Pio.

Il contenuto parla degli ultimi episodi di violenza perpetrati da spregiudicati assassini e anche in questi giorni, alcuni pezzi pubblicati su Avvenire, hanno indirizzato la nostra attenzione nuovamente a Bangassou, per l’eroico Vescovo Juan-José Aguirre, che insieme alla comunità cristiana locale ha salvato diverse vite umane di confessione musulmana, giusto per chiarire che la guerra non è mossa da divergenze religiose!

Il cuore dell’Africa continua a soffrire (ben 15 facciate tra notizie e reportage fotografico sul National Geographic di Aprile – con questa frase finale: “È un bel momento, anche se effimero e fragile, come un’immagine fatta di ali di farfalle”. … ne sappiamo qualcosa!) e le origini del suo male ormai si sono espanse come un vero e proprio tumore che si propaga perché la cura non è quella giusta … troppi interessi a far si che la pace non torni.

Concludiamo questa … ri-apertura sul Centrafrica con il link che porta al notiziario degli amici Betharramiti, presso i quali la nostra socia Eleonora aveva prestato servizio di volontariato nel novembre 2012 a Niem. Grazie a padre Tiziano Pozzi per aver condiviso nella sua lettera (pubblicata nel notiziario di cui il link più sopra) quanto sta accadendo ancora tra la “gente di Flavio”. La traduzione della dichiarazione dei Vescovi è sulla pagina degli aggiornamenti.

 

Pubblicato da itakweflavio

ITA  KWE  ("Fratello di tutti" nella lingua Centrafricana Sango) è un'associazione nata il 24 maggio 2012 in memoria di Flavio Quell'Oller.     Si prefigge di portare avanti la sua opera di carità missionaria con progetti concreti e duraturi, in Italia e all'estero.  Per un contributo che non costa nulla ma che vale molto, indicare il Codice Fiscale numero: 9 5 1 5 8 2 3 0 1 0 2    nella sezione delle O.d.V.                                             

2 Risposte a “Con il cuore in Africa”

  1. Due giorni fa, l’ 8 giugno, Papa Francesco ci ha rinnovato l’invito a fermarci per un minuto di preghiera per la pace. Facciamolo anche per il Centrafrica proprio con la preghiera scritta dallo stesso Pontefice l’8 giugno 2014:
    “Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica!
    Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite… Ma i nostri sforzi sono stati vani. Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace. Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”; “con la guerra tutto è distrutto!”. Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace. Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino. Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono. Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace. E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra! Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen.”

    1. Grazie Tania per aver condiviso il messaggio di Papa Francesco per la pace. Il desiderio di raggiungerla appartiene a tutti coloro che subiscono gli orrori delle guerre, di ogni genere! Oggi solennità della santissima Trinità chiediamo a Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, di muovere i pensieri e le azioni di coloro che fomentano gli odi e le divisioni, affinché si possa realizzare la pacifica convivenza …. già in terra!!

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