La Repubblica Centrafricana non riesce a risollevarsi dopo gli ormai quattro anni di guerra interna che la stanno affliggendo ancora in una parte del territorio. Non è più un mistero che gli interessi della Francia siano da considerarsi come principale causa del malessere di questa Nazione. Ad essi si aggiungono le ostilità del Ciad, sempre pronto ad allargare i propri confini a Sud avanzando di tanto in tanto minacciosamente e con prepotenza, e il susseguirsi di Capi di Stato non esattamente attenti alle vere necessità della popolazione.
Dopo la storica visita di Papa Francesco in occasione dell’apertura del Giubileo straordinario della Divina Misericordia, tutto il mondo è venuto a conoscenza di quanto stava accadendo. Ormai sono di dominio pubblico i terribili fatti che hanno sconvolto questa …. per nulla povera terra, ma anzi molto ricca di oro, petrolio, diamanti e altri metalli preziosi. Poveri invece sì e per davvero, i quasi quattro milioni di abitanti che sono rimasti in Patria. Solo nelle organizzazioni internazionali e nelle congregazioni missionarie, essi trovano l’appoggio per continuare a credere che un giorno si potrà riavere quella dignità necessaria ad ogni essere umano per vivere i suoi giorni da uomo libero di godere della bellezza di questa Terra.
Segnaliamo con tristezza le ultime notizie (risapute e comunicate da più parti, non solo da noi) riportate sulla nostra pagina degli aggiornamenti. In quattro anni sono state molteplici queste pagine e tanto ci siamo battuti per tenere costante l’interesse su quanto stava accadendo in questo “pezzo” di Africa a noi tanto caro.
Per non cedere allo sconforto ma per cercare di guardare oltre, con la speranza che viene dal messaggio di cui ci siamo fatti carico, ancora una volta vogliamo fare qualcosa di concreto in R.C.A. Dopo i tanti progetti già avviati per l’istruzione (bimbi di Bangui e Scuola P. Pio di Berberati), per la sanità e l’alimentazione (ospedale e centro disabili di Bocaranga), per la formazione ed il lavoro (Artigianato di Bocaranga), ecco che ci rivolgiamo alla cura per una trentina di giovani ragazze, delle quali molte già mamme. Si tratta del Centro Nemesia di Berberati (apri il link cliccando qui e visita la pagina), gestito da Suor Ruth Yabindi in collaborazione con Suor Elvira Tutolo.
Dagli ultimi aggiornamenti pare che il Centrafrica continui ad andare alla deriva, anche se non del tutto! Per quel che ci riguarda noi faremo del nostro meglio perché ritrovi la rotta della … pace!
Questo può essere considerato un “regalo di compleanno” per Flavio, che a Berberati era legato quasi quanto a Bocaranga per via della fraterna amicizia con padre Agostino Delfino, Vescovo della Diocesi per diversi anni ….